“La camera di Arles” di Van Gogh si visita a Torino

Creato il 18 gennaio 2016 da Dfalcicchio

Sono anni di crisi e l’impresa italiana non ne è immune. Per un giornale però è più interessante scrivere di storie positive che in qualche modo allontanino la crisi. E quando si scrive di impresa italiana viene naturale pensare ad un uomo che ha iniziato e a una famiglia che ha continuato.

La storia di Ersilio Teifreto e di MAX Camerette corrisponde proprio a questo assunto. Lui è partito dalla Puglia e, ebanista esperto, ha iniziato a pensare ad un’impresa di mobili per la casa. Insieme alla moglie Pina ha dato vita, alla fine degli anni Settanta, a MAX Camerette, portando per la prima volta in Italia e seguendo il metodo Montessori, il concetto di “cameretta” per i bambini, uno spazio dove vivere, studiare, riposare, giocare, passare il tempo.

Poi è arrivato suo figlio Massimiliano Teifreto, oggi amministratore dell’azienda, sempre impegnato a supervisionare tutto, per esser certo che tutto funzioni alla perfezione. Con il trascorrere degli anni hanno messo a punto tante iniziative che hanno incontrato l’apprezzamento di molti visitatori.

Ricordiamo “Web Watch”, in collaborazione con Safe Network di Giorgio Sgarra, ( aiuta ad evitare cattivi incontri sulla Rete); “La schiena va a scuola” (un’importante iniziativa che aiuta a evitare posture sbagliate per i giovanissimi, in collaborazione con la Società Italiana di ergonomia e L’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) e Baby Pit Stop, uno spazio esclusivo, riservato e dedicato alle mamme che devono allattare i loro piccoli all’interno di MAX Camerette, come è abitudine in tutti i Paesi Nordici.

In collaborazione con il Consorzio San Luca di Torino, che ha realizzato l’opera ed è presieduto da Michelangelo Varetto , hanno messo a punto, tramite le tecniche della Comunicazione d’Impresa, con una iniziativa di “adozione culturale”, la visita al pubblico e alle scuole de “La camera di Arles”, riproduzione a grandezza naturale del capolavoro omonimo di Vincent Van Gogh.

L’amore per l’arte che ha sempre caratterizzato i Teifreto ha portato a organizzare quattro appuntamenti, di sabato: il 23 gennaio, 27 febbraio, 26 marzo e 23 aprile presso la sede torinese, aprendo al pubblico la propria azienda, arricchita da questa suggestiva riproduzione.

Quella di MAX Camerette è una storia italiana, degna di nota e di attenzione dove famiglia, imprenditoria e arte diventano ideali protagoniste.

Mauro Pecchenino