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La Camera ha approvato il decreto sulla manovra economica (402 sì, 75 no e 22 astenuti)

Creato il 16 dicembre 2011 da Samalos
ROMA - L'Aula della Camera ha approvato il decreto legge che contiene la manovra economica. Il testo, passato a Montecitorio con 402 sì, 75 no e 22 astenuti, va al Senato.
Lunga la lista delle assenze oggi in Aula alla Camera per il voto sulla manovra. Sono stati 130 i deputati che non hanno partecipato al voto, oltre la meta' del Pdl. Nelle file del Popolo della liberta' e' aumentato il numero degli astenuti: alla fiducia erano stati 4, questa sera 12 su 22. Si sono astenuti poi un deputato delle minoranze linguistiche e 9 di Popolo e territorio. Non si sono presentati alla Camera per votare la manovra 10 deputati di Fli, uno dell'Idv, 8 della Lega, 22 del gruppo misto, 7 del Pd (di cui uno in missione), 70 del Pdl (4 in missione), 10 di Popolo e territorio e due dell'Udc (1 in missione) .

'Certo che sono soddisfatto''. Cosi' il premier Mario Monti ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se fosse soddisfatto dell'approvazione da parte della Camera del decreto con le misure anticrisi.
''Abbiamo votato la fiducia e voteremo favorevolmente al voto finale perche' siamo persone serie, leali e coerenti e non sono cambiate le condizioni che ci hanno portato a sostenere la nascita di questo governo''. Lo ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano, in occasione delle sue dichiarazioni finali sulla manovra.

''Noi abbiamo promesso lealta' al governo in un momento di impegno nazionale. Un impegno, voglio chiarire a qualche osservatore frettoloso, oggi e domani, senza alcun limite temporale che non sia la fine della legislatura''. Cosi' Pier Luigi Bersani, nel suo intervento in Aula, chiarisce il sostegno al governo Monti. ''Al tempo stesso - ha precisato il segretario del Pd - abbiamo promesso agli italiani, ai nostri elettori assoluta sincerita', trasparenza e parole chiare, la manterremo oggi e domani tenendo viva la nostra visione e il nostro orizzonte di ricostruzione democratica-sociale del paese per la quale continuiamo a lavorare''. ''Questo governo - sostiene Bersani - ha il compito di evitare la catastrofe per l'Italia, di far sentire la voce italiana a correzione di politiche europee palesemente inadeguate - ha aggiunto Bersani - noi non abbiamo taciuto la nostra analisi sulla crisi e i rischi per il paese, i problemi quando li si nega si aggravano e le medicine a quel punto diventano piu' pesanti, lo sappiamo e lo vediamo''. 


''Questo governo e' solo uno strumento per fermare le riforme: lo avevamo previsto e i fatti ce lo confermano. Ma noi siamo stufi di tacere e pagare e saremo la voce di tutti quelli a cui questo governo non sta bene nonostante stiano cercando di zittirci''. Lo ha detto  Marco Reguzzoni della Lega parlando accanto al leader Umberto Bossi. A Monti che gli sorride, Reguzzoni obietta: ''Lasci stare l'ironia, c'e' poco da ridere qui''.


''Noi del Terzo polo e dell'Udc non ci scostiamo di un millimetro dalle posizioni'' che abbiamo sostenuto in questi anni. ''Abbiamo voluto un governo di impegno nazionale e siamo pronti a condividerne la sorte senza alcun distinguo di responsabilita'''. Cosi' il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, nelle dichiarazioni di voto sulla manovra. C'e' un anno e mezzo alla fine della legislatura, ''ma improbabili elezioni anticipate sarebbero il baratro dell'Italia e noi vogliamo salvare l'Italia'', afferma Casini.
20.55 - Bocchino: "Sì convinto, ma si poteva fare meglio"
''Fli vota si' convintamente a questa manovra perche' consapevole che risponde a cio' di cui oggi l'Italia ha bisogno. Siamo in una situazione di emergenza e grazie alla sua credibilita' internazionale e alla convergenza parlamentare si riesce a fare gli interventi che si doveva fare. Certo, si poteva fare meglio, ma lo ha impedito il noviziato, la fretta, l'esigenza di fare certe cose''. Cosi' il vicepresidente di Fli Italo Bocchino, nelle dichiarazioni di voto alla manovra. ''Alcune cose ci convincono molto, altre meno'', dice. 

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