Il sottosegretario Cosentino, quello che se non fosse parlamentare, sarebbe stato arrestato già lo scorso gennaio per Camorra, si è dimesso per non poter affrontare il voto di sfiducia individuale fissato per la prossima settimana, che l’avrebbe impallinato grazie alla somma dei voti dei finiani con le opposizioni. Come Brancher, come Scajola. Sempre più in declino l’impero di Cesare.
A giudicare dai commenti dei lettori de Il Giornale, pare che l’abbiano presa bene. Questi sono solo tre, scelti fra oltre 150 (no, non ne ho letti 150) su due notizie: le dimissioni di Cosentino e le indagini sulla P3 che toccano Berlusconi-Cesare:
#2 Walterdamessina (280) – lettoreil 14.07.10 alle ore 18:49 scrive: Militarmente parlando,questo è un attacco a tenaglia nei confronti del governo e del suo presidente Silvio Berlusconi. La tenaglia è composta da una parte dal presidente della camera Fini con il suo portavoce bocchino e dall’altra parte da una fazione minoritaria della magistratura individuabile nell’anm. #1 cast49 (3230) – lettore il 14.07.10 alle ore 18:37 scrive: a quando la P4 e la P5? ma andate tutti , magistrati del *****….condannate anche quelli di sinistra che hanno fatto di peggio, *******i della malora…QUESTO E’ QUANTO, TANTO NON MI PUBBLICATE PIU’ NIENTE…COME VI PIACCIONO I COMMENTI DEI COMUNISTI, EH? #131 actarus100 (235) – lettore il 14.07.10 alle ore 22:19 scrive: Ora che il Fino ed il Bocchino hanno ottenuto la testa di un leale collaboratore come Cosentino, solo per soddisfare la propria ambizione, lotta senza quartiere per eliminare queste schegge impazzite del partito, altrimenti maggiori disastri ci attendono! Ora é anche chiaro chi dietro le quinte orchestra le procure, non potendo colpire il Presidente direttamente, si sceglie di colpire i suoi collaboratori. Questo “modus operandi” usato dal Fino e i suoi accoliti non ha precedenti nella storia della politica italiana ed é di una vigliaccheria inaudita e mai vista. Mi attendo prima della fine dell’estate, la testa del novello Fino-Nerone assieme a quella di Tigellino, “but… both heads served in “zilver plate, pleaze!”. Se per sua sfortuna dovesse ancora rimanere in funzione gli promettiamo un futuro ricco di sorprese e di regali che non potrà rifiutare e che lo faranno rimpiangere di essere nato. Bocchino é facile pescare a strascico e usare parole perse in conversazioni telefoniche!