La campanella delle 10

Creato il 12 settembre 2011 da Simone D'Angelo @SimonDangel

...E se la sveglia fosse più tardi i ragazzi non avrebbero più scuse

Ragazzi, se quest’estate vi siete abituati a fare le ore piccole e non ne volete sapere di ricominciare a svegliarvi presto per andare a scuola, è arrivata una scoperta che vi sorprenderà. Gli adolescenti hanno bisogno di dormire fino a tarda mattina. La soluzione sarebbe adattare l’orario scolastico al loro ritmo biologico e far suonare la campanella alle 10.

I ragazzi, infatti, soffrono di jetlag. Il jet lag (spesso indicato come “mal di fuso”), o disritmia, discronia o ancora disincronosi circadiana, è un disturbo che si verifica quando si attraversano vari fusi orari. Ad esempio, nel caso di un lungo viaggio in aereo, giunti a destinazione si è assonnati, stanchi o confusi. Il fenomeno si verifica a causa dell’alterazione dei normali ritmi circadiani e per ripristinarli l’organismo deve produrre melatonina. Ebbene, negli adolescenti la melatonina, l’ormone che incoraggia il sonno, si presenta 2 ore più tardi del normale, quindi i ragazzi sono portati naturalmente a voler andare a dormire più tardi e rimanere a letto qualche ora in più la mattina.

A sostenerlo è il neuroscienziato Russell Foster del Brasenose College dell’Università di Oxford, che, però, avverte: «Non stiamo dicendo che bisogna lasciare dormire i ragazzi fino a mezzogiorno ma che si può adattare l’orario scolastico a quello del loro orologio biologico. Cominciando le lezioni più tardi e spostando quelle più impegnative alla tarda mattinata o al pomeriggio si otterranno migliori risultati e ci saranno meno episodi di depressione». L’importante è dormire almeno 8 – 9 ore a notte.

Se queste sono solo teorie c’è chi non ha perso tempo ed è passato alla pratica già da qualche anno, dimostrando che quella sveglia così presto la mattina è un vero sopruso per gli studenti. L’intraprendente preside Paul Kelley ha deciso dallo scorso anno di far iniziare le lezioni dell’inglese Monkseaton School alle 10 e farle terminare alle 15:40. I risultati: ragazzi più calmi e sereni, assenze ridotte del 27% e agli esami un incremento dei voti tra il 21% e il 34%.

Non solo. La scuola e le aule hanno forma ellittica per favorire la circolazione dell’aria e, soprattutto, delle idee, perché, spiega Kelley, «i muri paralleli non favoriscono l’acustica e nemmeno la comunicazione».

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