a cura di Iannozzi Giuseppe
Il segretario della Fiom Maurizio Landini dalla piazza di Bologna ha invocato lo “sciopero generale”. E’ stata questa la tappa finale del corteo regionale delle tute blu. Quando, sullo stesso palco, si è presentata Susanna Camusso, dal segretario della Cgil nessun accenno. Così dalla piazza sono partiti i fischi, in particolare dal centro dove erano anche radunati molti studenti che hanno preso parte allo sciopero della Fiom.
“Sciopero generale” era lo slogan battuto più e più volte. Lo gridano anche le Rsu della Ferrari, che dal loro striscione hanno cancellato, con del nastro adesivo, le sigle di Fim e Uilm, lasciando solo la scritta Fiom. Lo urla anche dalla prima fila un operaio con il megafono alla bocca: è il segretario bolognese dei metalmeccanici, Bruno Papignani, a scendere dal palco per chiedergli di smettere.
L’accoglienza della piazza al discorso del segretario della Cgil è stata più che gelida: alla fine pochissimi gli applausi di circostanza, moltissimi i fischi. La Camusso, rossa in volto e basta, abbandona il palco senza rilasciare alcuna dichiarazione.
“Erano solo una trentina”, hanno minimizzato dallo staff del segretario. In realtà la maggioranza della piazza ha fischiato alla grande la Camusso. “Più che una contestazione si è trattato di una richiesta. La piazza vuole lo sciopero generale”, ha spiegato Maurizio Landini della Fiom.