La canzone della pazza

Da Cinabro
Ti cullarono 
tra rovi scoloriti
sullo straccio bianco
che portavi d’innocenza
sporco ormai
dai troppi visi passati
a prostituirsi la coscienza
Sei peccato di tuo padre
e rancore di madre
cresciuta fino ad ora
per poi perderti in nessun mondo
eri pulita fino a ieri
solo ora ti si accorge la vita
tra i meriggi passati nel silenzio delle voci
che insistono nel volerti sposare
Ed ora canti
pazza bambina adulta
in un cimitero 
di cesti di frutta
specchiandoti nel trono dei topi
in mezzo a ricordi mai tuoi
Fatti addormentare ancora una volta
dalle voci di vetro 
uniche madri
a farti corona9