La cappella sistina e i led

Creato il 05 novembre 2014 da Mirkorizzi


Gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina brillano di luce nuova grazie all’utilizzo di 7 mila diodi Led capaci di illuminare al meglio ma al contempo di emettere meno CO2 perché il nuovo sistema consuma il 90% in meno. Il nuovo sistema è costato tre milioni di euro, è stato finanziato con il progetto di ricerca dell’Ue denominato Led4art e ha consentito il passaggio dal consumo di 66 kWh a 7,5 kWh: un rapporto quasi di dieci a uno.
 Si legge in un articolo su Tekneco:
“Il progetto ha analizzato in primo luogo la pigmentazione dell’affresco in 280 punti, cosa che è stata, effettuata dagli esperti di colorimetria dell’Università Pannonia in Ungheria, con i punti d’analisi illuminati da una sorgente di luce calibrata e lo spettro riflesso misurato. La risposta effettiva del colore è servita come punto di riferimento per la regolazione accurata degli apparecchi a LED, anche alla luce delle nuove scoperte sulle tecniche utilizzate da Michelangelo.
  Da qualche tempo infatti gli esperti suppongono che Michelangelo non mescolasse i colori alla luce della candela o della una torcia, ma a quella naturale: con una temperatura colore naturale. L’illuminazione a LED ora utilizza una temperatura colore di 3.000 gradi Kelvin, integrata da un algoritmo di correzione che segua la diversa percezione del colore dell’occhio umano, con differenti temperature di colore nella distribuzione spettrale della luce LED. 
Il tutto per permettere ai visitatori della Cappella Sistina, che sono oltre sei milioni ogni anno, di osservare i colori che con ogni probabilità sono quelli voluti da Michelangelo.

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