LA CASA DEGLI SPIRITI - di Isabel Allende

Creato il 03 gennaio 2013 da Ilibri

Titolo: La casa degli spiriti
Autore: Isabel Allende
Editore: Feltrinelli
Anno: 1982 Prima ed. originale

La casa degli spiriti è un romanzo matriarcale: a partire da Nivea del Valle, il testimone della discendenza/narrazione è tutto al femminile

Il primo capitolo è intitolato Rosa, la bella ma si apre parlando di Clara. Le due ragazze sono le sorelle del Valle e si caratterizzano una per la sua strana (e verde) bellezza, l’altra per i suoi poteri mentali.

Rosa, la più grande, è la promessa sposa di Esteban Trueba che, per permettere alla donna una vita agiata, ha lasciato la sua terra, la madre e la sorella, per cercare fortuna con le miniere d’oro.

Nell’attesa, però, Rosa muore, Clara – dopo aver assistito alla sua autopsia– si rifugia in un silenzio che durerà ben nove anni, e Esteban – tornato dalla miniera per accomiatarsi dalla sua amata parte verso la casa di campagnanelle vecchie terre appartenute al padre, per dare un rifugio al suo dolore.

Passato questo lungo periodo di tempo, la più piccola, che nel frattempo aveva “perfezionato” le sue doti soprannaturali e aveva intravisto il suo futuro, ritrova la voce per comunicare che presto si sarebbe sposata con Estaban. Due mesi dopo, l’uomo busserà alla porta dei coniugi del Valle per chiedere la mano di Clara.

Dopo questi capitoli iniziali relativamente statici si entra nel vivo del racconto. Esteban, conosciuto per il suo pessimo carattere, ha fatto delle Tre Marie un’azienda modello e, trasferitovisi con Clara e la sorella Férula, manda avanti la sua attività mentre la moglie evoca fantasmi, ospita poeti, fa sedute spiritiche e, solo distrattamente, bada alla casa e ai suoi tre figli: Jaime, Nicolás e Blanca. Quest’ultima s’innamora di Pedro Terzo García, figlio di un contadino della tenuta e, tra incontri furtivi, scandali e la furia del padre, darà alla luce il frutto del loro amore: Alba.

Attorno alle tre donne (non a caso coprotagoniste del “luogo-donna” per eccellenza, cioè la casa) ruotano i “loro uomini” e moltissimi altri personaggi e vicende ma, tutte loro, hanno come perno Esteban con cui, vuoi per il tipo di legame familiare (moglie, figlia, nipote) vuoi per lo scarto generazionale, si rapportano ciascuna in maniera differente.

Inoltre, le vicende della famiglia si svolgono sullo sfondo politico-sociale reale (ma romanzato) del Cile durante gli ultimi decenni del Novecento: il “golpe” (il colpo di stato del generale Pinochet - 1973), la violenza e il terrore (la dittatura militare) la lenta ripresa di una vita “normale” (il ritorno della democrazia)

La storia è unavvincente, circolare ed ereditario, misto di spiritismo, realtà e finzione e ancora di amori, crudeltà, carità, follia… Una storia cui non manca niente, perfetta nelle sue trecentosessantaquattro pagine. La narrazione è puntellata da continue prolessi che ravvivano la suspance e la curiosità del lettore I personaggi sono molto ben caratterizzati, alcuni surreali, altri politicamente impegnati, altri presi dai loro piccoli interessi ma tutti ben combinati quando li si pensa nella totalità della vicenda. Un meraviglioso spaccato di mondo.

Un romanzo che ci permette di affermare che, nonostante l’imponenza dei grandi padri della letteratura,in un’epoca in cui tutto sembra essere già stato fatto, qualcosa di bello e grande può ancora essere creato.

Assolutamente consigliato, praticamente obbligatorio.

 

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