La Casa dei Cani Fantasma di Allan Stratton (Recensione)

Creato il 31 luglio 2015 da Arwen @Arwencz86
Autore: Allan Stratton
Titolo: La casa dei cani fantasma
Prezzo: 17,00 €
Editore: Mondadori
Pagine: 252
E-book: Disponbile
Sinossi: La vita di Cameron non è quella di un qualsiasi ragazzo. Da cinque anni lui e sua madre sono braccati dal padre, un uomo violento che li tormenta. Ogni volta li trova, e ogni volta ricomincia la fuga, con un nuovo viaggio disperato in cerca di un altro posto dove stare per un po’. La vita di Cameron è fatta di sospetti, ansie, e molta paura. Sua madre non fa che ripetergli di non fidarsi di nessuno, e l’ha convinto a tal punto che Cameron comincia a non fidarsi più neppure di se stesso. Quando poi si trasferiscono in una fattoria isolata, nella speranza di passare inosservati, la vita del ragazzo diventa un vero incubo. Solitudine e paure si materializzano in visioni inquietanti: un branco di cani feroci, il fantasma di Jacky, un bambino morto tanti anni prima, di cui nessuno vuole parlare. Ma Cameron deve sapere. E comincia a fare domande che scuoteranno l’apparente tranquillità di quel posto dimenticato da tutti. Tranne che da suo padre. Un thriller psicologico, un’indagine nel passato, uno Stephen King per lettori più giovani.

Buongiorno Entucci! Anzi, dovrei quasi dire buon pranzo.
Torno oggi con una nuova recensione che stavolta, nonostante solo una "piccola" cosa che vi dirò dopo, è molto positiva. Voglio prima di tutto parlare della copertina: fantastica!
Amo i luoghi cupi, oscuri e misteriosi, le case in rovina e fatiscenti e quei colori "vintage" dai contorni senza definizione che fanno pensare subito a quale possa essere il contenuto della storia.  Ma passiamo ora al romanzo in se.
Ho letto in poco tempo questo thriller psicologico di Allan Stratton che viene paragonato allo stile di Stephen King, ma con un approccio più "soft" visto che questo libro in particolare viene definito una storia per ragazzi. E sono d'accordo perché lo si può capire da come il racconto è strutturato, ma è anche un romanzo per tutti perché è ben scritto, senza fronzoli troppo adolescenziali e tratta temi molto attuali e importanti, come la violenza, la diversità, la paura.
E' un libro che mi ha preso tantissimo. Ormai tutti sanno quanto io ami il genere thriller psicologico. Mi sono ritrovata insieme a Cameron - il giovane protagonista di questa storia - a cercare di capire, di fare supposizioni, ad indagare per scoprire la verità, senza mai riuscire ad arrivare ad una conclusione logica e in qualche modo realistica.
Mi sono sentita messa da parte, presa per pazza, proprio come Cameron. Ma avrei reagito anche io come lui: avrei fatto di tutto, anche mettermi nei guai, per dimostrare agli altri che quello che stavo vivendo era tutto vero.
Questo è un libro da leggere se amate e se non amate il genere, perché è una storia che penso riesca a risvegliare quella parte del cervello che in molta gente è assopita o in qualcun altro addirittura inesistente, quella non razionale, quella che crede in altre cose oltre quelle che si possono vedere e toccare con mano.
Ricordate che all'inizio avevo accennato a una "piccola cosa" che proprio non ho digerito di questo libro? Ecco, si tratta del finale. Ma questa è una cosa del tutto personale: odio che i romanzi thriller, psicologici e/o horror, abbiano un lieto fine.
E' una cosa che non riesco ad accettare e mi smonta completamente quando arrivo all'ultima pagina e scopro il classico "vissero felici e contenti".
Non per questo però cambierò parere su questa storia.
Ringrazio la Casa Editrice Mondadori per avermi omaggiata di questo libro.

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