La casa di Mario

Creato il 24 maggio 2013 da Irenecampinoti

Mario parlava male l’italiano, però aveva una casa. Non una casa come la intendiamo noi. Noi che stiamo bene, tutto sommato. Noi che una casa la intendiamo fatta di muri e stanze, e mobili con le cose.
Mario aveva un’Ape, quella era casa sua, da sempre, da quando era arrivato qui e tutti l’avevano preso in simpatia. Perché anche se parlava poco, si faceva capire faticando. E allora avevano cominciato a chiamarlo Mario, forse perché il suo nome vero sarebbe stato troppo difficile da pronunciare, o forse perché chiamarlo con quel nome così strano, avrebbe sbiadito un po’ di quella simpatia.
Un giorno, però, il vento iniziò a soffiare forte. E lui un vento così non l’aveva mai sentito, ma aveva sentito tante volte i vecchi, laggiù nel suo paese, raccontare che la ferocia del tempo non è che il modo con cui dio prova a dire qualcosa di importante agli uomini.
Lui lo sapeva già, quel messaggio lo sentiva ogni giorno…


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