La casa era di proprietà degli eredi di Papa Giulio II e gli fu messa a disposizione affinchè potesse completare la realizzazione delle statue per il suo monumento funebre. Si trovava in una zona denominata Macel de' Corvi ed era molto modesta: due camere da letto, la bottega al pianterreno, un tinello e la cantina, più una loggia, la stalla e l'orto.
Leggendo qui e là si scopre che la casa sarebbe stata demolita alla fine dell' '800, quando si decise di costruire il Vittoriano. Ma questo è in contrasto con quell' "era" della targa, unito alla data del 1871. In realtà probabilmente la casa era stata demolita prima e sostituita da una nuova costruzione tra il XVIII ed il XIX secolo, costruzione a sua volta abbattuta per far spazio al Monumento al Milite Ignoto.
Sempre spulciando tra varie pubblicazioni ed articoli, si può scoprire che la Casa di Michelangelo non è completamente scomparsa. Infatti se si imbocca la salita del Gianicolo, proprio di fronte alla statua di Ciceruacchio, si può apprezzare la facciata rinascimentale di un piccolo palazzetto che molte guide indicano come la Casa di Michelangelo. Sul Gianicolo? ma non era ai piedi del Campidoglio? E poi, non si era detto che la casa era modesta?
Poichè sono curioso, ho cercato di approfondire l'argomento, ed ho scoperto che la facciata dell'abitazione fu collocata nella sua pozione attuale solo nel 1930, a cura dell'architetto Adolfo Pernier. Costui, sulla base di un disegno del XIX secolo, si convinse che quella casa (posizionata in realtà non a Macel 'de Corvi ma in via delle Tre Pile) fosse la casa di Michelangelo e quando, appunto tra il 1923 ed il 1930, l'edificio dovette essere demolito per ampliare la strada, stante il pregio architettonico del prospetto, si occupò del suo smontaggio e la rimontò sul Gianicolo a coprire un serbatoio di acqua. Probabilmente quindi questa facciata con Michelangelo ha poco a che fare, se non forse che davanti ad essa l'artista passò più volte durante la sua vita.