Al secondo posto, sempre secondo tale indagine, troviamo l’acquisto dell’abitazione principale sostenuta da un mutuo, mentre al terzo posto si trovano i mutui contratti per acquistare casa destinata ai parenti prossimi o ad uso investimento.
Per quanto riguarda invece i canali utilizzati per accendere il finanziamento, è risultato che il 70% delle famiglie si è rivolto alla propria Banca ed il 30% a canali specializzati.
Le percentuali di finanziamento richiesto rispetto al prezzo di acquisto dell’immobile vanno dal 41% al 60%, mentre si registra un vero e proprio crollo per quelle più alte, perchè più costose per le famiglie e più a rischio per gli Istituti finanziari e le banche.
Il 60% delle famiglie che hanno acceso un mutuo, ha impegnato circa il 30% del proprio budget e solo il 5,7% è andato oltre il 50%; questo denota una scarsa propensione degli italiani all’indebitamento, riducendo le conseguenze della crisi finanziaria degli ultimi periodi.
Infine i consumatori continuano a preferire il tasso variabile a quello fisso, nonostante il costo del denaro sia attualmente ai minimi storici; ben il 62,3%, a fronte del 34% che invece ha optato per la sicurezza della rata fissa.
Un buon 75% sceglie una durata che va dai 10 ai 20 anni ed il 50% preferisce pagare le rate mensilmente perchè più gestibili.