Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l'alcol o la morfina o l'idealismo. Carl Gustav Jung
Una cosa notevole, che è giusto riconoscere agli uomini politici dell'era moderna, diciamo quelli dagli anni '50 in avanti (dopo che era passata la febbre idealista del dopoguerra) è che sono riusciti a distogliere l'attenzione dalle loro malefatte mettendo i cittadini-elettori uno contro l'altro. Hanno compreso che sulla base ideologica si possono condurre battaglie senza fine, si può fare gruppo additando il nemico dall'altra parte. A questo punto, il più era fatto. A chi vuoi che importava, dei sostenitori della classe politica al governo, se gli si faceva notare che la classe politica si arricchiva alle spalle dei cittadini e, del resto, quando quegli stessi sostenitori ribattevano che anche i politici dell'opposizione erano, in questo, simili a quelli al governo, erano forse creduti?Certo che no. Anche adesso, la barriera dell'appartenenza politica impedisce di vedere le cose nella loro giusta ottica. E' colpa della natura. Quando siamo di fronte a un pericolo non ci curiamo dei dettagli del paesaggio. Lo stesso accade ai sostenitori di una parte politica: quando qualcuno aggredisce la tua parte politica senti come se fossi attaccato tu stesso, e reagisci di conseguenza, in modo cieco, senza badare ai dettagli.
I dettagli sono questi: le sanguisughe politiche sono ubiquitarie, tanto a destra come a sinistra, passando per il centro. Tutto l'arco costituzionale ne è coinvolto. Poche le eccezioni: di fronte ai soldi, cadono tutte le convinzioni e ideologie, l'uomo politico si trasforma in un essere vorace, che agguanta tutto quello che trova a portata di mano.Con in più un fattore che il codice penale definisce aggravante: l'ipocrisia. Da una parte annunciano a gran voce che è ora di fare sacrifici, che tutti devono farli, dall'altra, loro, si guardano bene dal farli, come dimostra il libro di Giordano, e i tanti altri prima del suo.
Il rapporto tra chi sta sopra e chi sta sotto non è molto diverso, oggi che c'è la democrazia, da quando c'era la monarchia o il signore del castello. Pochi pappano con quello che producono tanti che, per questo motivo, sono sempre lì lì per fare la fame. Se c'è carestia fanno la fame, se c'è abbondanza non sguazzano anche se non fanno propriamente la fame. Chi sta sopra, invece, carestia o abbondanza, ingrassa sempre.
E' un po' triste osservare come l'assaggio del potere possa cambiare un uomo. Mille leggi scritte non saranno in grado di costringere le persone ad agire correttamente. Forse solo la consapevolezza di essere -tutti i cittadini, intendo- dalla stessa parte, sulla stessa barca, potrebbe convincere ad adottare un comportamento etico, che significa agire con lealtà e giustizia, ben osservando che i privilegi si possono avere solo a danno degli altri. Senza un popolo che subisce non ci sarebbero privilegi per chicchessia. Il popolo vuole continuare a subire, perchè gli è stato detto che la causa dei suoi mali è l'altra parte di popolo. E così, ci si scorna tra cittadini. E tutti sono contenti. O forse no. Perchè, a volte, quando non sventola il drappo rosso davanti agli occhi, quando le persone sono in grado di osservare i dettagli, allora vedono, e imprecano.
I cittadini, il popolo bue, non sono in grado di fare fronte comune. La casta politica, al di là delle scaramucce per la platea, mantiene una inossidabile compattezza.
Un deputato dell'Italia dei valori, Antonio Borghesi, ha proposto nell'estate scorsa, l'abolizione di un privilegio per i parlamentari.
"Perchè i parlamentari possono andare in pensione con 5 anni di legislatura mentre tutti gli altri lavoratori, come minimo, devono versare 40 anni di contributi? Non è un'ingiustizia?"[1]Mozione messa al voto in settembre 2010 e il risultato è stato:
- Presenti 525
- Votanti 520
- Astenuti 5
- Hanno votato no 498
Cos'è che rende la classe politica così unita? Semplice, il comune interesse. E cosa ci dice questo delle persone? Che pensano solo ai soldi?
In fondo, diranno i più smaliziati, noi al posto loro, che faremmo? Già, che faremmo noi? Saremmo capaci di resistere alle lusinghe del denaro? Riusciremmo a essere coerenti e a dire no alle ingiustizie?
Non esistono aforismi che tratteggiano in maniera positiva l'idealista. Uno dei meno negativi è questo.
Un idealista è una persona che aiuta gli altri a prosperareHenry Ford
M. Giordano, Sanguisughe, Mondadori 2011