Mi hanno sempre affascinato le chiese,
quelle piccole e raccolte,
quelle maestose e fredde,
quelle piene di dipinti e statue di santi,
quelle spoglie dove le pietre sono l'unico ornamento.
Mi piaciono le chiese piene di luce che la domenica segnano il tempo della festa.
Mi piaciono le chiese di sera, buie e cupe che fanno un po' paura.
Le chiese con il loro odore d'incenso,
con il crocifisso che ti guarda dall'alto,
le panche vuote,
le candele.
Ricordo che da piccola mio padre mi raccontava in francese una storia inquietante di un Monsieur Danton che volle mettere il suo coraggio alla prova dovendo entrare in una chiesa di notte e rubare la bibbia.
Sarà stato il tono della parlata francese di mio padre o il fatto che non ricordasse la fine della storia fatto stà che avevo una paura matta! E così anche oggi a tanti anni di distanza il pensiero di entrare in una chiesa quando fa buio mi mette tremendamente paura!
Perdonate questa mia divagazione (non era prevista ma è venuta da se) ma serve da introduzione ad un opera veramente straordinaria.
La cattedrale vegetale è l'intuizione del filosofo ed artista Giuliano Mauri.
Nel 2008 ha progettato la cattedrale di Olbie (BG). Questa bellissima opera svetta a 1345 mt. di altezza ed è stata ricavata dalle sapienti mani di carpentieri e boscaioli bergamaschi che hanno saputo tagliare, ergere, intrecciare e modellare una parte del patrimonio boschivo.
La sua altezza va da 5 mt. della parte esterna fino ai 21 di quella interna che costituisce tutto il corridoio della navata centrale. Il complesso possiede altre quattro navate delimitate da 42 colonne. Inoltre sono stati piantati ben 42 piante che crescendo dovrebbero distruggere il disegno della cattedrale e farlo ritornare bosco naturale. E' un messaggio per insegnarci la necessità di non deturpare la natura in maniera definitiva affinchè non si tratti di una mutilazione permanente ma solo un meraviglioso dono momentaneo.
Dovrebbe essere un esperienza bellissima poter passeggiare per queste navate, poter interagire con la religiosa misticità del bosco. Credo che in questa cattedrale immersa nella natura e nel creato, Dio sia molto più vicino e tangibile che in tante altre chiese molto più belle e grandiose di questa.
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