Secondo la Commissione Europea antitrust, 13 produttori di lettori ottici per CD e DVD si sarebbero messi d’accordo sui prezzi di vendita dei maggiori prodotti per evitare i danni derivanti da una eventuale eccessiva concorrenza. I nomi delle società non sono stati ancora resi noti, ma è chiaro che si tratta dei maggiori produttori presenti sul mercato di strumentazione per lettura e scrittura su CD e DVD, tanto su desktop PC e notebook quanto su server. Lo ha riferito oggi a Bruxelles il portavoce del Commissario Ue alla Concorrenza, Joaquin Almunia, che ravvisa sull’European Economic Area (EEA), l’Area economia europea, la violazione della norme di concorrenza e teorizza la partecipazione da parte delle più grosse aziende ad un cartello a livello mondiale, consistente nel partecipare a gare per la fornitura dei loro prodotti a società fabbricanti di personal computer e server.
Nel mirino soprattutto, secondo la Borsa italiana, le pratiche sui lettori usati nei pc tra fornitori e i server di due grandi gruppi; le violazioni proseguirebbero da oltre 5 anni, il che significherebbe probabilmente, uno dei più gravi reati a livello europeo contro le leggi antitrust. Secondo il portavoce della Commissione Europea, una delle sue conseguenze di questo cartello, potrebbe essere che per anni i consumatori e le imprese hanno pagato i loro computer e Pc più cari di quanto avrebbero dovuto.
Stando così le cose si prospettano sanzioni pari fino al 10% degli introiti annui delle aziende colte in violazione delle normative, ma saranno previsti forti sconti per le società che collaboreranno all’inchiesta, fornendo prove significative e addirittura l’immunità totale per chi per primo fornirà informazioni sull’esistenza del cartello. Per il momento la Commissione Europea si è limitata a notificare alle aziende interessate una sorta di avviso di garanzia e dei rilievi che vengono loro mossi, dal quale la vertenza prende avvio.