Ciao, rieccomi dopo 3 mesi dall’ultimo articolo. Come sai, da un pò di tempo, ho deciso di scrivere solamente quando la situazione economica offre novità che possono aprire nuove fasi della crisi che stiamo vivendo da ormai 4 anni
…sembra infinita… come il tempo che devo tenere il gesso al mio piede. Incidenti dovuti all’età e alle mie corsette in campagna…
Scrivo a poche ore, dall’approvazione dell‘accordo sul bilancio di spesa, dell’Unione Europea. Dopo estenuanti ore di trattative si è arrivati ad un’intesa sul bilancio preventivo dell’Europa, per il periodo 2014-2020.
Salomonicamente, sono tutti d’accordo. Ma in pochi, realmente soddisfatti. Come dichiarato dal presidente del consiglio europeo Van Rompuy si tratta del primo accordo al ribasso della storia, da quando l’unione è stata fondata. Senza addentrarci nella spirale dei numeri, l’aspetto significativo è senz’altro la riduzione delle disponibilità di spesa rispetto al periodo precedente e in particolare il disavanzo di 51 Miliardi di € che si verrebbe a generare. Cioè i 27 paesi riceverebbero di più delle reali disponibilità finanziarie versate da ciascuno stato all’Unione.
Il tedesco Shulz, a noi noto per essere stato preso di mira in un consiglio europeo, dall’allora nostro presidente del consiglio Berlusconi che con un’infelice uscita lo apostrofò come capò nazista, è stato molto fermo su questo punto dell’accordo: si andrebbe contro le norme del trattato stesso, che vietano la possibilità di superare le capacità di spesa.
Tuttavia credo che con l’approvazione definitiva questo, come altri aspetti più “formali”, verranno “sistemati”. Quindi
1) come avrò modo qualche riga più sotto di spiegare parlando dei mercati, in questo momento gli investitori sembrano molto sensibili ai segnali di convergenza dell’UE. A poco importano i tagli alla spesa che alcuni stati subiranno nei prossimi anni. Ciò che sembra contare oggigiorno è l’accordo. Come a dire “a prescindere dalla qualità del bilancio, l’importante è che ci si accordi”. Quindi da questo punto di vista un’altra importante CONCRETA conferma che l’Europa vuole continuare a sostenere…se stessa.
2) come in una qualsiasi riunione in cui occorra mediare, nessuno, forse a parte l’inglese Cameron, può vantare un completo successo in questa “firma”. La durata dei colloqui, oltre 25 ore di trattative, tradisce che dopotutto, questa visione comune tanto unitaria non sembra. Paesi ritenuti virtuosi come Danimarca, Germania e Inghilterra premevano per un taglio alle spese (finanziamenti ai paesi) e/o al proprio contributo all’unione. Ciò a dispetto di paesi, come l’Italia, che invece sono in un momento di grande difficoltà.
Curiosità: una delle voci di bilancio da cui l’Europa prende i contributi dai paesi è l’IVA. A Luglio la nostra crescerà al 21%. Sarà una coincidenza che l’aumento delle nostre imposte (IMU, tassa sui rifiuti e IVA) riguarda proprio questa tassa ?
L’accordo UE, mi ha ricordato un film che ho visto di recente. La cena tra amici. Un film francese del 2012, che porta una piece teatrale sul grande schermo. Io, che non amo il cinema francese, che trovo spesso verboso e troppo minimale nella regia, ho molto apprezzato questa commedia. Un gruppo di amici, alcuni imparentati tra loro, si trova a cena una sera, e per un malinteso nato da un banale scherzo, si vomita addosso segreti e opinioni di una vita intera. Molto divertente.
Il tempo solamente dirà la verità circa la solidità della coesione dell’unione a far fronte alle sfide politiche ed economiche, tutt’altro che superate, di questo momento storico. Tuttavia, un buon inizio di 2013, per l’Europa.
Mercati
Mentre in Italia ci avviciniamo ad una consultazione elettorale cruciale nella storia della nostra repubblica, la vicenda Monte dei Paschi si staglia tra gli scandali di mala politica-istituzioni- aziende più gravi mai accaduti. Anche su questo occorrerà attendere gli sviluppi degli eventi per farsi un’idea più chiara. Certo è che mancava anche questa
Tutte le volte che lo “scollamento” tra economia reale e finanza si è verificato, ampliandosi, la “legge di gravità” ha riportato bruscamente questi mondi, ormai tanto lontani, a riavvicinarsi.
Quasi mai l’economia è bruscamente cresciuta. Spesso i mercati sono precipitosamente calati. Sono mesi che lo scrivo. Sembra proprio, che continui ad avere torto. Per adesso. Fa lo stesso: prudenza. Usiamo grande prudenza = riduciamo l’esposizione azionaria…
Ti esorto a lasciare un commento qui sotto, e goditi il trailer de “La cena tra amici”…alla prossima