La chiesa di San Secondo a Magnano, arte e fede.

Da Chiara Lorenzetti

Sono giorni di fretta e tensione. Il mondo troppo spesso pare impazzito e si odono solo echi di guerra e odio. La violenza è perpetrata su ognuno, nessuna differenza tra specie ed età. Dove non arriva il pugnale, arrivano le parole.
Dovremmo essere atterriti e impietriti di fronte ad immani tragedie, ma il più delle volte, ci incamminiamo su strade simili.

Occorre quindi una pausa di pace e serenità.
Si prenda allora la direzione Magnano, nella provincia di Biella, piccolo borgo medievale che conserva un bel ricetto. Non si arrivi nel luogo con l’arroganza del turista civilizzato, ma con la mente del cercatore d’oro.
Magnano infatti è nel Parco della Bessa, miniera d’oro romana e ancora oggi, dispensatrice di pagliuzze. Si abbandonino i filtri della fretta, dell’incedere superbo  e godereccio. Si spengano radio e si lasci spaziare solo la mente.
Non siamo noi ad entrare, ma è la chiesa di San Secondo ad accoglierci.

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Magnano

Nell’anno 1000, sulle fondamenta di una piccola chiesa fondata dai benedettini, venne eretta la Chiesa di San Secondo, nel territorio di Magnano. “La struttura della chiesa è quella usuale del romanico popolare, con una semplice facciata a salienti in pietra con murature in conci e scapoli di pietra e ciottoli disposti in corsi orizzontali.Il campanile, a cui si è fatto spazio al termine della navata destra, ha un aspetto di grande eleganza, con i riquadri inferiori più compatti, segnati solo da feritoie, mentre i due riquadri più alti sono alleggeriti da eleganti trifore con colonnine e capitelli a stampella.”
In
seguito al trasferimento del paese di Magnano nel 1606, venne dismessa e smembrata per utilizzarne le decorazioni per la chiesa nuova. Furono gli abitanti ad opporsi a tale scempio; venne così ricostruita secondo il gusto dell’epoca con aggiunte barocche. E’ del 1986 il suo completo restauro. Oggi la Chiesa di San Secondo viene aperta per il Festival di Musica Antica di Magnano.

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Magnano

C’è silenzio intorno, c’è storia e fede. C’è la natura che protegge, che asseconda, che distende.
C’è improvvisa armonia.
C’è musica, pace, la serenità che cerchi è immediata.

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Magnano

Non occorre che tu abbia parole, bastano gli occhi, te ne accorgi?
Sai, come per sentimento indotto, che tutto il resto non conta, tutto il resto è inutile corsa, tutto il resto è un buio tracimare.
Qui c’è la storia.

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Magnano

Se giri gli occhi, le gambe li assecondano. Non serve correre, l’ho detto, fa con calma e dedizione. Qui è tutto semplice, slega le sconclusionate illazioni, le illusioni, le cose che credi, che spacci per vere, che distruggi: qui c’è il nulla e il tutto.

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Magnano

Nella pace di Magnano, nell’ampio pianoro verde, vi è la Comunità Monastica di Bose, fondata da Don Enzo Bianchi, un’oasi di tolleranza e apertura, di incontri e solitudine, molto rara da ricreare. Vi consiglio una sosta, anche se non siete di fede; il ristoro dell’anima non ha parte. ( qui ho descritto una delle attività del Monastero).

Ora che sei qui, di fronte alla Chiesa di San Secondo, solo con te stesso, assapori ciò che ti circonda. I rumori sono lontani.
Hai dalla tua un scelta.
Puoi dipingerla, cantarla, suonarla

o semplicemente restare  in silenzio.

Chiara