La Chiesa si appropria della Moschea-Cattedrale di Córdoba, per 30 euro. Oltre 60mila firme per dire no

Da Rottasudovest
Il 2 marzo 2006 la Chiesa Cattolica ha registrato come propria la Mezquita di Córdoba, per soli 30 euro. Lo ha fatto grazie alla Legge sulle Ipoteche, voluta dal Governo di José Maria Aznar, che inserisce la Chiesa tra le amministrazioni pubbliche. In questo modo, la semplice firma del vescovo è stata sufficiente alla Chiesa Cattolica per impadronirsi di decine di chiese ed edifici spagnoli fino a quel momento non registrati da alcun ente pubblico e considerati proprietà dei Comuni in cui si trovavano o dello Stato. Nella lista rientra anche la Moschea-Cattedrale di Córdoba, che è anche Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO.
L'appropriazione della Chiesa aveva già suscitato perplessità e indignazione tempo fa, anche perché la Chiesa non paga l'ICI spagnola né le tasse, sul monumento, e, all'essere un Patrimonio Nazionale, non paga neanche le spese di manutenzione, a carico dello Stato. Adesso è sorta una vera e propria piattaforma, la Plataforma Mezquita-Catedral de Córdoba, che intende opporsi al passaggio della proprietà del monumento alla Chiesa Cattolica. Un passaggio che sarà definitivo entro due anni, se nessuno, nel frattempo, si oppone. Secondo la Legge delle Ipoteche, infatti, la proprietà può essere revocata entro i primi dieci anni dalla registrazione del bene. La Plataforma Mezquita-Catedral de Córdoba è nata proprio con questo scopo: evitare il passaggio di un bene considerato di tutti alla Chiesa Cattolica. Ha anche pubblicato una petizione diretta all'UNESCO e alla Junta de Andalucia, su change.org, e ha ottenuto oltre 60mila firme in pochi giorni.
Nella petizione la piattaforma ricorda che la Mezquita-Catedral è Patrimonio Mondiale dell'UNESCO "non solo per la sua straordinaria ricchezza e complessità, ma anche, e specialmente, per essere un paradigma universale della concordia tra le culture". Di qui il rifiuto che la Chiesa Cattolica, "mancando gravemente ai principi che hanno ispirato questo riconoscimento", si appropri del monumento. Quattro i punti della petizione:
1 che si smetta di riferirsi alla Moschea-Cattedrale come sola Cattedrale: la definizione Mezquita-Catedral, accordata all'unanimità dal Consiglio Municipale come rappresentante dei cittadini di Córdoba, definisce esattamente la sua essenza e realtà architettonica" (nel suo sito ufficiale, la Chiesa parla di Cattedrale di Cordoba e così risulta anche il suo sito web, www.catedraldecordoba.es)
2 che sia giuridicamente riconosciuta la titolarità pubblica della Moschea-Cattedrale, essendo Bene di Interesse Culturale, Monumento Nazionale e Patrimonio Mondiale. "Ogni atto di appropriazione privata non ha valore giuridico, all'essere un bene di dominio pubblico".
3 che la gestione della Mezquita-Catedral sia pubblica e trasparente, perché "la sua immensa dimensione culturale, simblica e patrimoniale, dev'essere amministrata da un patronato pubblico, che garantisca la trasparenza di gestione in tutti gli aspetti, compreso l'economico, e la diffusione storica, artistica e architettonica con criteri esclusivamente scientifici".
4 che sia redatto un Codice di Buona Pratica, per evitare "azioni che pregiudichino sia l'immagine e il significato del monumento, come gli interessi generali di Córdoba, Andalusia e Spagna, essendo uno dei tre monumenti più visitati del Paese".
Se siete d'accordo e pensare che la Mezquita-Catedral debba continuare a essere patrimonio pubblico e non possa diventare proprietà privata della Chiesa Cattolica, per 30 euro, la petizione da firmare è su change.org.


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