Ieri il nuovo ct della nazionale ha passato qualche ora in Gazzetta dello Sport, che oggi pubblica l’intervista a firma di Andrea Buongiovanni. Ecco alcuni passaggi.
- Gli 82 punti a zero rifilati dal Clermont agli Aironi
“E’ stato imbarazzante. Come può una selezione nazionale che ha in rosa 19 giocatori che sono o sono stati azzurri rimediare una sconfitta così? Va bene perdere, subendo anche 30 punti, ma così è troppo”.
- Esposito e gli altri giovani
“C’è materiale, il problema è allargare la base, non bastano i 70 atleti delle franchigie. Su Esposito sono pronto a scommettere. Ha 18 anni, ma l’età nel rugby, in certi ruoli, conta poco. Contano le gambe, e il ragazzo ce le ha. Sarà titolare? Guardate le altre nazionali, senza arrivare al Galles, c’è almeno un baby in ognuna. Ma non dimentichiamo gli Odiete, i Campagnaro, i Della Rossa”.
- La rinuncia a Perugini
“Devo cominciare a pensare in prospettiva. E i piloni sono in là con gli anni. A sinistra oggi Lo Cicero è più affidabile. E sempre per un fatto anagrafico ho preferito De Marchi a Rizzo”.
- I rapporti Fir-franchigie
“Con Treviso c’è un problema politico, di persone; con gli Aironi di carattere sportivo, ed è più grave. Per ora ho solo osservato. Quanto prima, quando avrò la situazione più sotto controllo, interverrò in prima persona cercando la massima collaborazione”.
- Il capitano
“Sergio è il più adatto, ha personalità e carisma. Magari tra uno o due anni la situazione cambierà. Non importa se gioca all’estero. Anzi, se come sembra qualche altro azzurro finirà in prestigiose società straniere avremo solo da guadagnarci. E andando via aprirà nuovi spazi ai giovani”.