La chirurgia percutanea per la cura dell’alluce valgo

Creato il 21 maggio 2012 da Abcsalute @ABCsalute

L’alluce valgo, volgarmente detto cipolla, è ben visibile a occhio nudo: la parte esterna del dito è ricurva verso l’interno, e di conseguenza l’alluce si accavalla sul secondo e nei casi gravi anche sul terzo dito del piede. A questo punto, camminare bene diventa un’impresa.

Le donne più degli uomini soffrono di alluce valgo, un po’ per ereditarietà, e un bel po’ per l’uso di scarpe non esattamente anatomiche e comode. Le donne adorano i tacchi, le scarpe a punta… e se è vero che “chi bella vuol apparire un po’ deve soffrire”, è vero anche che a un certo punto arriva il momento di doversi rivolgere a un podologo e a un ortopedico.

Curare l’alluce valgo è un’esigenza estetica ma, soprattutto, una necessità per la salute. Per questo gli specialisti hanno messo a punto numerose tecniche per raddrizzare l’alluce valgo, tra queste, la meno traumatica è la chirurgia percutanea. Attraverso delle micro incisioni, vengono inserite nell’alluce valgo piccole frese che agiscono sulla zona interessata praticando delle osteotomie (letteralmente taglio delle ossa) che fanno tornare l’alluce dritto.

La chirurgia percutanea si effettua in anestesia locale, dopo l’operazione il piede viene bendato e il paziente può subito riprendere a camminare normalmente, l’unica accortezza è l’uso di apposite calzature post operatorie per circa 4 o 5 settimane. Care donne, dovete resistere al richiamo di sandali stretti e tacchi vertiginosi!

Se volete curare l’alluce valgo, scegliete con molta attenzione l’ortopedico al quale rivolgervi!

Per ulteriori informazioni sulla chirurgia percutanea per la cura dell’alluce valgo, vi segnaliamo l’articolo dell’ortopedico Dr Nicola Caccavella.

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Dr Nicola Caccavella 

Dr Giorgio Pizzarello

Prof. Dr Walter Pascale


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