La ciau di maurilio

Da Saporireclusi

Dal diario dell’Enterprise data astrale 02.04.12. All’orizzonte ci appare tra la nebbia una figura che pare essere un transatlantico in navigazione del gran mare di colline e vigneti di Langa, nell’avvicinarsi scopriamo essere la Ciau del Tornavento, noto ristorante sito nella piazza di Treiso. L’edificio porta scritto in fronte l’anno di fondazione A.D. MCMXXXI dunque è una tipica architettura razionalista o fascista nata come asilo infantile.
Capitano del vapore Maurilio Garola, patron e chef, uno dei maggiori interpreti e protagonisti della civiltà della tavola di Langa e Roero, Stella Michelin dal 1996 è lui l’ospite di oggi, personaggio sorridente e solare.
Giusto il tempo delle presentazioni e si parte alla grande con l’illustrarci cosa prepareremo quest’oggi i piatti da lui presentati contengono tutto l’amore che lui ha per la cucina e la sua terra sembra che reciti una favola e noi estasiati lo seguiamo con estrema attenzione. Maurilio non pratica solo l’arte della cucina ma riesce addirittura ad inventarla. Praticamente uno chef inventore è lui l’artefice di un piatto straordinario Plin al Seirass cotti nel Fieno di Maggio e il nostro primo piatto di oggi. La caratteristica al di là dell’ottimo angnolotto ripieno ai Seirass è che viene fatto bollire insieme a un canovaccio contenente del fieno di primo taglio.
Questa invenzione dona al piatto un misto di profumi di fiori e di erbe selvatiche che unitamente ai gustosi agnolotti ne fanno un piatto più unico che raro.
Maurilio non smette di sorprenderci e così estrae dal cilindro magico i gamberi di Sanremo impanati nella tonda gentile praticamente le nocciole delle Langhe.
Si dice che l’appetito vien mangiando ed ecco l’ultimo piatto non certo per qualità.
Guanciale di Vitello al Barbaresco.
Quando Fragranza, Eleganza, Umanità si uniscono creano storie e giornate meravigliose come quelle di oggi denominatore comune per tutti gli appuntamenti che hanno accompagnato fino ad oggi questo nostro costruttivo positivo progetto di Sapori Reclusi.
Ancora una volta oltre che scoprire e imparare l’arte culinaria abbiamo ritrovato valori di un tempo che ci permettono di riflettere e migliorarci al fine di affrontare il ritorno alla libertà desiderosi di onestà e rispetto per la collettività sociale.
Tutto questo è solo grazie alla disponibilità di persone meravigliose come Maurilio e tutti gli amici che hanno aderito a questa iniziativa e che hanno dedicato il loro prezioso tempo per farci sentire uomini liberi.
Che Dio benedica tutti voi.



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