di Beniamino Franceschini
Il ministro della Difesa cinese, generale Liang Guanglie, ha appena comunicato che a breve la Repubblica Popolare costruirà una propria base militare nell’Oceano Indiano, alle Isole Seychelles. Il porto permetterà alla Marina di Pechino di «cercare e recuperare» risorse durante le missioni di scorta e difesa dei traffici strategici.
La mappa dell'Oceano Indiano, con indicate le Isole Seychelles, le basi navali cinesi (stella rossa) e indiane (stella gialla). La rosa blu è in corrispondenza della base USA di Diego Garcia.
Secondo la nota ufficiale del Ministero, l’edificazione della base è da interpretarsi alla luce della «prassi internazionale di rifornire le flotte impegnate in missioni a lunga distanza presso il porto più vicino di uno Stato attiguo».
La Cina può contare, attualmente, su approdi amici in Gibuti, Oman e Yemen, cosicché la decisione di stringere un rapporto stretto con le Isole Seychelles consentirà a Pechino di controllare anche da sud le rotte verso il Golfo di Aden, restando in vicinanza delle coste orientali africane (terre di grande interesse per la Repubblica Popolare). In secondo luogo, il nuovo avamposto sarà di fondamentale importanza strategica per il disturbo della proiezione indiana nell’area, con il potenziale vantaggio cinese di escludere Nuova Delhi dalla fascia sud-occidentale dell’Oceano. In quella regione, infatti, Pechino ha ottenuto dall’Autorità internazionale per i fondali marini i diritti di esplorazione dei giacimenti di solfuri polimetallici in un’area di 10mila metri quadrati per quindici anni.
Ufficialmente, secondo quanto riportato dalla comunicazione governativa, l’accordo con le Seychelles sarebbe stato auspicato dalla visita di Liang Guanglie nell’arcipelago ai primi di dicembre, occasione durante la quale il ministro degli Esteri di Victoria, Jean-Paul Adam, avrebbe invitato la Cina a costruire una propria installazione militare per la lotta alla pirateria.
La notizia ha destato un notevole imbarazzo in India, poiché, secondo alcune indiscrezioni, sembra che la nuova base nelle Seychelles, della quale ancora non si conosce l’ubicazione, possa essere progettata non solo per consentire l’attracco, ma, addirittura, per ospitare stabilmente unità della nuova marina oceanica cinese (deep water). In particolar modo, gli analisti ritengono probabile il dispiegamento di una portaerei, misura che consentirebbe a Pechino di rendere concreta una forte pressione nella fascia centro-meridionale dell’Oceano Indiano e a ridosso delle coste dell’Africa orientale.
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