La Cina premia mediante un voto discutibile il presidente dello Zimbabwe Mugabe con il "suo" Nobel

Creato il 23 ottobre 2015 da Marianna06

 

Il presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, forse il personaggio più controverso della scena politica africana negli ultimi 25 anni, è stato insignito del Premio ‘Confucio’, corrispettivo cinese del Nobel per la Pace.

La notizia, battuta ieri dalle agenzie di Pechino, è stata rilanciata sulle prime pagine dei giornali on line di tutto il mondo e non – come ci si poteva aspettare – ha sollevato da più parti polemiche e clamore.

Secondo il Global Times di Pechino, il 91enne capo di stato di uno dei paesi più poveri dell’Africa, al potere da 35 anni e accusato di violenze sistematiche e abuso di diritti umani, ha sbaragliato gli altri candidati nella rosa del riconoscimento tra cui il fondatore di Microsoft Bill Gates e il presidente sud coreano Park Geun-hye.

La commissione giudicante precisa nel comunicato di aver voluto premiare “la sua capacità di iniettare linfa vitale” nella ricerca di un’armonia globale e per aver operato incessantemente “per migliorare le condizioni di vita del popolo dello Zimbabwe”.

L’immagine del presidente va dunque ad aggiungersi a quella delle precedenti personalità insignite del riconoscimento, tra cui spiccano Vladimir Putin e Fidel Castro.

Qiao Damo, presidente della commissione ha ammesso che la decisione ha creato una spaccatura interna tra i delegati e che Mugabe ha ottenuto solo 36 voti su 76.

“Anche io avevo delle riserve, Mugabe è stato al potere così a lungo da poter essere facilmente tacciato di tirannia e despotismo” ha detto, sottolineando al contempo “l'impegno di Mugabe a favore della stabilità economica e politica del suo paese” e il suo "forte sostegno al panafricanismo e all'indipendenza africana".

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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