Durante lo scorso inverno mi è capitato di leggere di alcune proprietà eccezionali riguardanti la cipolla che sembrerebbe essere in grado di catturare germi e batteri preservando la salute delle persone. Ancora questa mattina la storia è stata riproposta su Facebook e diffusa quasi come accusa.
I miracoli della cipolla
L’immagine che accompagna la storia parla chiaro: “Non te lo dicono perché devi restare ignorante e arricchire le case farmaceutiche“. Segue poi il racconto sui presunti miracoli della cipolla.
Nel 1919 un medico americano, dopo aver visitato diverse famiglie di agricoltori ammalati, ne trovò una in cui i componenti erano stranamente sani. Informatosi su come fossero riusciti a scampare la terribile influenza che aveva causato milioni di morti, la moglie rispose che aveva semplicemente disposto un piatto con una cipolla tagliata in ogni stanza della casa. Il medico, stupito, chiese di poter esaminare la cipolla al microscopio, riscontrando il virus dell’influenza nel bulbo che era riuscito ad assorbirlo, mantenendo sana la famiglia.
Si passa poi ad una storia sentita dal parrucchiere dove, è risaputo, si tende ad ingigantire qualsiasi voce transiti sulle poltrone. Il parrucchiere racconta di come i suoi dipendenti fossero spesso malati per via dell’influenza e venuto a conoscenza delle proprietà della cipolla, ne dispose alcune in giro per il suo negozio. Nessuno del suo staff si è più ammalato.
Di rimbalzo arriva la storia di una persona dall’Oregon che ha combattuto e vinto la polmonite grazie – indovinate un po’ – proprio alla cipolla tenuta accanto al letto. La mattina il bulbo era nero a causa dell’assorbimento dei germi mentre i polmoni del malato erano tornati sani. Il tutto in una sola notte.
Si continua. La cipolla ha proprietà antibatteriche e antisettiche e aiuta a combattere la peste nera e se per caso doveste abbuffarvi di cipolla a cena e di notte non riusciste a dormire, non date la colpa al piatto che avete scelto ma sappiate che la causa sono i germi e batteri assorbiti dalla cipolla.
La storia continua con altri esempi. più o meno sbalorditivi, che farebbero pensare davvero che la cipolla sia miracolosa e che nessuno l’abbia mai saputo per chissà quale motivo. Da qui l’accusa, “non ce lo dicono per vendere farmaci“.
Tesi e antitesi
Con il microscopio ottico, di cui era dotato il medico americano, i batteri si possono vedere e distinguere i batteri ma non si possono riconoscere né isolare i virus. Per quelli servirebbe un microscopio elettronico che però è stato inventato negli anni trenta, quindi circa dieci anni dopo la storia raccontata. E sinceramente, anche la storia della polmonite guarita in una notte, sembra avere tutte le caratteristiche per essere catalogata come assurdità.
Però qualcuno ci crede ed è convinto di queste teorie al punto da accusare gli altri di essere ignoranti. Io non sono un gran sostenitore dei farmaci, mio malgrado, però è innegabile che dalla loro introduzione nel mercato alcune malattie, gravi e meno gravi, siano state debellate e il numero di morti sia calato rispetto a prima. Purtroppo ne sono apparse altre che forse ci sono sempre state ma prima non si conoscevano contro cui la medicina non ha ancora potere e meno ancora ne hanno i “rimedi della nonna“.
Microbi e batteri sono regolati, nel loro spostamento, dalla casualità. Non organizzano attacchi mirati non appena riconoscono un individuo e non fanno scelte in base alla simpatia. Semplicemente vengono trasportati dalle correnti d’aria, colpiscono chiunque e se trovano un sistema immunitario in grado di sconfiggerli, spesso vengono vinti altrimenti bisogna ricorrere ai farmaci. La cipolla, da parte sua, non ha nessuna proprietà magnetica riferita ai batteri e se studiando la sua superficie al microscopio (elettronico) se ne dovessero riscontrare alcuni è perché lì si sono posati.
Non esiste niente di realmente miracoloso, anche la Chiesa come la scienza, prima di parlare di miracolo vuole prove concrete. Quindi non voglio dire che si debba avere una fede cieca verso i farmaci ma sicuramente non si dovrebbe avere verso rimedi alternativi che non hanno nulla di concreto.