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La città dimentica e non celebra il Giorno del Ricordo

Creato il 09 febbraio 2015 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
La città dimentica e non celebra il Giorno del Ricordo
Martedì 10 Febbraio 2015 ore 16:30 
Giorno Ricordo Foibe ed Esodo Giuliano-Dalmata

Alle ore 16.30, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si terrà la Celebrazione del “Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata”. Aprirà la cerimonia il Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Antonio Ballarin. Successivamente prenderanno la parola la giornalista Lucia Bellaspiga, il Sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova e la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. 
L’intervento di chiusura sarà della Presidente della Camera, Laura Boldrini
Nel corso dell’iniziativa verranno premiate le scuole vincitrici del concorso nazionale “La Grande Guerra e le terre irredente dell’Adriatico orientale nella memoria degli italiani”, promosso dal Miur.

La cerimonia terminerà con un momento musicale - pianoforte e viola - di Aleksandar Valencic e Francesco Squarcia, che eseguiranno tre brani: Giuseppe Tartini Pirano D'Istria, “Didone abbandonata”, sonata in sol minore op.1 n.10; Astor Piazzolla, “Ave Maria”; Vittorio Monti, “Csàrdàs”.

L’appuntamento sarà trasmesso in diretta tv su Raidue a cura di Rai Parlamento.


Questa la cronaca della cerimonia in Senato  dello scorso anno La città dimentica e non celebra il Giorno del Ricordo
ROMA, 10 febbraio 2014 Alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si è svolta in Senato la cerimonia di celebrazione della “Giornata del Ricordo” in onore delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. 
Presenti tra gli altri il presidente del Senato, Pietro Grasso e il presidente della Camera, Laura Boldrini, e il premier, Enrico Letta. 
Il presidente del Senato Pietro Grasso nell'esordio del suo intervento in aula ha detto: “Con intensa e profonda commozione sono oggi qui, insieme a voi, per ricordare una delle pagine più tristi che il nostro Paese, il nostro popolo ha vissuto: la tragedia della guerra, delle foibe, dell’esodo”.  Grasso ha ricordato che “dieci anni fa il Parlamento italiano ha consacrato la data di oggi, anniversario della firma del Trattato di pace tra l’Italia e le Potenze Alleate nel 1947, quale Giorno del Ricordo. Da allora questa giornata è dedicata alla memoria di migliaia di italiani dell’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia che, al termine del secondo conflitto mondiale, subirono indicibili violenze trovando, in molti, una morte atroce nelle foibe del Carso.  Quanti riuscirono a sfuggire allo sterminio furono costretti all'esilio”
“L’occupazione jugoslava - ha affermato Grasso - che a Trieste durò quarantacinque giorni, fu causa non solo del fenomeno delle foibe ma anche delle deportazioni nei campi di concentramento jugoslavi di popolazioni inermi.  In Istria, a Fiume e in Dalmazia, la repressione Jugoslava costrinse molte persone ad abbandonare le loro case. La popolazione italiana che apparteneva a quella regione fu quasi cancellata e di quell'orrore, per troppo tempo, non si è mantenuto il doveroso ricordo.  Non possiamo dimenticare e cancellare nulla; non le sofferenze inflitte alle minoranze negli anni del fascismo e della guerra, né quelle inflitte a migliaia e migliaia di italiani”.

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