di Luigi Lo Cascio (Italia, 2013)
con Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Catrinel Marlon, Alda Burruano, Roberto Herlitzka
VOTO: ****/4
Per Michele Grassadonia (Luigi Lo Cascio), architetto trentenne single e maniaco-ecologista, Siena è appunto il miglior luogo possibile dove poter vivere secondo i propri ideali, che sono quelli di un ambientalista radicale deciso a dimostrare a se stesso e alla collettività che si può, nel rispetto della natura e del territorio, rinunciare all'acqua corrente, all'elettricità e al gas, sperimentando fonti di energia 'alternative' ricavate attraverso strani marchingegni che costituiscono l'unico arredo del suo spartanissimo appartamentino in pieno centro storico. Michele è 'talebano' nei suoi principi, applicati in maniera ferrea anche ai suoi colleghi di lavoro (non tollera che si fumi, che si accendano le luci troppo presto, così come il riscaldamento...) e, in generale, a chiunque incontri sul proprio cammino.
Succede però che in una terribile sera piovosa Michele viene convinto, controvoglia, a prendere la macchina
per dare un passaggio a una bella collega che non vuole far scoprire i propri 'altarini'. Usare l'auto è contro i suoi principi, ma vistosi costretto si fa prestare un modello ibrido da un amico: peccato però che la scarsa visibilità e l'asfalto scivoloso lo coinvolgano in un piccolo incidente stradale: sceso a controllare il danno, si accorge che a poca distanza da lì c'è sdraiato per terra il corpo esanime di un essere umano... Da cittadino ligio al dovere e ai propri principi morali, chiama immediatamente la polizia locale per i soccorsi, non sospettando minimamente che per lui sarà l'inizio di un incubo senza fine, che gli farà aprire gli occhi sul marciume e l'ipocrisia di una società opulenta e benpensante come la nostra...
Luigi Lo Cascio sceglie per il suo debutto alla regìa un soggetto coraggioso e difficile, dalle suggestioni kafkiane e dal chiaro impatto teatrale, volto a dimostrare allo spettatore l'amarezza e la disillusione di chi si ostina a credere nei valori della giustizia e dell'onestà. Lo ripetiamo, visto oggi il film anticipa clamorosamente lo sfascio culturale e morale di una città e un sistema che, appena qualche mese dopo, sarebbe imploso fino a scuotere sonoramente le coscienze di chi fino allora aveva sempre tenuto la
testa sotto la sabbia, facendo finta di non sapere