Da corsa, mountain bike, graziella, city bike, voi quale preferite? Io sono da city bike con cestino davanti, sprintosa e romantica per attraversare la città su due ruote in modo ecologico, divertente e più veloce di quanto si possa pensare. In bici non hai bisogno di cercare parcheggio ma la puoi posteggiare facilmente, le piste ciclabili (quando ci sono) sono completamente libere dal traffico, arrivi esattamente davanti o anche dentro, ove possibile, al posto in cui stavi andando. Sono sinonimo di ambientalismo e libertà, non hanno bisogno di bollo, né – soprattutto visti i prezzi di mercato – di carburante, non inquinano e ti portano dove vuoi. Senza contare che andando in bicicletta ti mantieni anche in forma! Praticamente il mezzo perfetto, ma ci sono anche degli svantaggi non dovuti tanto alla bici ma alle piste ciclabili e al codice stradale. Infatti seppur le piste ciclabili sono aumentate rispetto a qualche anno fa, c’è ancora molto lavoro da fare. Ad esempio spesso finiscono tutto d’un tratto senza motivo, oppure hanno un asfalto non adeguato, senza contare che gli automobilisti vorrebbero metterci sotto perché per loro siamo solo d’intralcio. Ci tocca respirare lo smog, fare acrobazie tra piste che finiscono, scalini che appaiono, buche della città, slalom nel traffico. Praticamente andare in bici uguale rischiare la vita. Ma i ciclisti in città sono tanti e piano piano stanno diventando sempre di più, anche a causa della crisi che ci costringe a lasciare da parte le auto ormai troppo dispendiose, e i comuni si stanno adeguando a quelli europei più evoluti. Insomma seppur le biciclette appartengono al passato, ci accompagnano nel presente e sicuramente ci saranno anche nel futuro. È un mezzo che unisce tutte le età: bambini, ragazzi, adulti e anziani, tutti i pronti ad inforcare la bici per un giro divertente o come stile di vita.
Speriamo che si investa di più per rendere le città completamente agibili per le biciclette e più sicure per coloro che le adoperano.