La città sotterranea del Popolo Lucertola

Creato il 30 gennaio 2014 da Mcnab75

Nel cuore del distretto finanziario di Los Angeles, centinaia di metri sotto le fondamenta di banche, uffici governativi e sedi di importanti corporazioni, esiste una città fantasma, il cui ricordo è conservato soltanto in alcune oscure leggende indiane.
Essa venne costruita da un’antica razza di uomini-lucertola, scomparsa dalla faccia della terra ben cinquemila anni fa.
O almeno questo è ciò che sosteneva l’ingegner W. Warren Shufelt nel gennaio del 1934, rilasciando un’intervista al Los Angeles Times. Secondo quanto scritto nell’articolo, Shufelt era da tempo in cerca delle “inoppugnabili prove” dell’esistenza di questa civiltà sotterranea. Il suo interesse era nato dallo studio di alcune remote leggende degli indiani Hopi, le quali riconducevano l’estinzione degli uomini-lucertola al 3000 a.C. circa, a causa di un meteorite che impattò sulla loro più grande città.

Alcuni di questi rettiliani riuscirono a scampare alla morte costruendo un complesso sotterraneo situato all’incirca dove ora si estende Los Angeles. Si trattava di un vero e proprio enorme rifugio, composto da più comunità, interconnesse grazie a lunghi tunnel scavati con un gas capace di liquefare la roccia stessa.
Oltre a costituire il rifugio dei rettiliani, le città sotterranee vennero utilizzate anche come “camere del tesoro” per nascondere importanti reperti scientifici. Alcuni di essi spiegherebbero le vere origini del genere umano, e proverebbero l’esistenza di civiltà evolute, antecedenti a quelle citate nei nostri libri di Storia.

Un capotribù Hopi, Piccola Foglia Verde, rivelò a Shufelt questa leggenda e lo aiutò a localizzare un punto di connessione tra il mondo di superficie e i vecchi domini dei rettiliani. Sempre questo indiano spiegò all’ingegnere che il complesso sotterraneo aveva una struttura simile al corpo di una lucertola, con la “testa” situata sotto dove attualmente si trova il Dodger Stadium, e la coda che arriva più o meno sotto le fondamenta della Central Library.

L’intervista fece scalpore, tanto che il sindaco di Los Angeles aprì un finanziamento per le ricerche di Shufelt, salvò poi estinguerlo in breve tempo, visto che l’ingegnere non seppe fornire alcuna prova di quanto asseriva. I tunnel che diceva di aver localizzato non esistevano, o comunque si trovavano (ipoteticamente parlando) centinaia metri sotto palazzi ed edifici. I pochi lavori di scavo iniziati vennero abbandonati, e furono in seguito riciclati dalla malavita cinese per nascondere merci di contrabbando, droghe e altre “primizie”.

In breve di Shufelt non si seppe più nulla, tanto che, negli anni successivi, qualcuno iniziò a pensare a tutta questa storia come a una gigantesca hoax, organizzata col beneplacito del Los Angeles Times.
La cosa più curiosa è però un’altra: non fu soltanto l’ingegnere a parlare dell’esistenza di questa città sepolta. I giornalisti di “Weird US” (libro da cui ho tratto questo articolo), hanno scoperto che due mesi prima dell’intervista di Shuflet per il LAT, una nota veggente dell’American Society for Psychic Research ebbe la visione di un enorme città situata sotto Los Angeles, dotata di “enormi tunnel che arrivano fino al mare”.
Questo esperimento di chiaroveggenza, eseguito da Miss Edith Elden Robinson, è registrato negli archivi dell’American Society for Psychic Research e porta la data del 22 dicembre 1933.
Due settimane prima dell’intervista di Shufelt, come già detto.

Null’altro è lecito sapere sulla città dei rettiliani.
Chissà, forse qualcosa esiste davvero, e magari i tesori dell’antica civiltà di uomini-lucertola aspettano ancora nel sottosuolo di Los Angeles, in attesa di qualche fortunato avventuriero…

(Fonte: Weird US).

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