La clamorosa balla di Matteo Renzi sulle tasse!

Renzi non solo sostiene di aver "cambiato verso" all'Italia della crisi, del debito pubblico, della corruzione, dell'evasione fiscale, dei burocrati, dei privilegi della casta e della disoccupazione, ma addirittura di aver ridotto pure le tasse! Il premier "senza voti" ci scherza su, fiero del fatto di metterci la faccia: lui sta sempre in tv, ma il fondoschiena ce lo mettono gli italiani! E risponde a chi lo accusa di togliere le tasse con una mano e poi riprenderle con gli aumenti della pressione fiscale locale, di aver vietato ai sindaci, nella legge di stabilità, di aumentare le tasse locali. E lo ha ribadito a piena voce e con la solita logorrea durante la conferenza stampa sul Def, senza peraltro alcuna replica da parte dei presenti, sostenendo di avere vietato ai sindaci con la finanziaria di aumentare le tasse
locali per compensare i tagli fatti dal governo. Una balla grossa come una casa! L'articolo 8, comma 2, della legge di stabilità, non vieta alcun aumento di tasse. Recita solo che l'acconto 2015 dell'addizionale comunale si calcolerà su quanto pagato nel 2014. Ma "la fregatura" sta nel saldo laddove si verserà l'eventuale aumento deciso dai Comuni durante l'anno. In attesa di quel che faranno i sindaci (e lo si può facilmente intuire), le Regioni, intanto, hanno già iniziato ad alzare l'asticella delle addizionali Irpef per il 2015!