La classe di Laurent Cantet

Creato il 05 giugno 2013 da Spaceoddity
[Scuola&cinema] La classe (2008, tit. or. Entre le murs) di Laurent Cantet è un esperiemento cinematografico che, sul piano strutturale, ricorda La scuola di Daniele Lucchetti: un film interamente votato al racconto di un anno in una classe multietnica di quattordicenni. Nello stesso tempo, questo microcosmo parigino sembra voler estendersi a tutta una situazione scolastica che non conosce tanto la crisi in sé, quanto piuttosto una perenne marginalità.
La classe è, appunto, un film che si focalizza appunto sulla scuola quale laboratorio di vita periferica, decentrata, multiculturale. Fondamentalmente non c'è una storia, né un intreccio di storie, e l'unica vicenda che, a un certo punto (a più di metà della pellicola) prende piede è quella della punizione di un allievo per un atto di intemperanza. Di per sé, il lungometraggio di Laurent Cantet sembra voler descrivere proprio la vita a scuola, con particolare riferimento alle lezioni del prof. Marin (François Bégaudeau), ma con particolare apertura nei confronti delle procedure di funzionamento della scuola: organi collegiali, pause caffè, lezioni interrotte e visite al preside per ragioni disciplinari. La particolare vena documentaristica, poi, è accentuata da un infame doppiaggio italiano (che però riproduce l'astrattezza asettica dell'audio originale). Ciò fa sì che, in realtà, pochi volti rimangono davvero impressi nella memoria dello spettatore, ovvero poche storie si salvano dall'anonimato.
È proprio il tentativo di rendere conto di tutte le diverse forze all'interno di una scuola, di "esaurire" l'argomento senza lasciare nulla di inespresso, insomma, che rende difficile affrontare nel dettaglio quel che avviene in questo film. L'insieme dei comportamenti, delle procedure, delle dinamiche relazionali rispecchia un'idea di scuola spesso condivisa, eppure a mio avviso un po' incolore, poco coraggiosa. Non basta la periferia a rappresentare la marginalità, e a tratti ho avuto l'idea di un contesto un po' addomesticato, poco vivo, almeno rispetto a film come il pur disperato Detachment. Mi domando davvero quale fosse il progetto educativo o il quadro sociale descritti in La classe di Laurent Cantet, perché dalla sua visione, e perfino dai problemi importanti che sfiora, non emerge con chiarezza e tutto rimane un po' appannato, subito lontano.

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