Queste piante perenni di tipo arbustivo, volubile o rampicante possono essere alte (o lunghe nel caso di specie lianose) fino a diversi metri (10 e più). Le Clematis appartengono alla famiglia botanica delle Ranunculaceae, la stessa di Peonie, Ellebori, Anemoni e Aquilegie; sono piante perenni e possono essere rampicanti, erbacee o legnose; a foglia caduca o sempreverde.I bellissimi fiori di queste piante, sono caratterizzati da una certa assenza di coesione tra i vari organi fiorali. . I colori di varie tonalità sono vivaci e vistosi (verde-giallognolo, rosso, viola o bianco). Emettono un debole profumo lievemente mielato e non producono nettare.
Coltivazione
Temperatura: tutte le clematidi resistono bene a temperature basse invernali, anche se scendono di diversi gradi sotto lo zero.
Luce:condizione indispensabile per lo sviluppo sano e vigoroso di una Clematis è quella di tenere la base della pianta all'ombra e le parti alte preferibilemte baciate dal sole del mattino.
Quindi è meglio prediligere l'esposizione ad est/nord-est, soprattutto se ci troviamo al Sud, perchè ciò che le clematidi temono più di ogni altra cosa è il calore intenso.
Annaffiature e umidità ambientale: il terreno intorno alle radici deve essere costantemente umido, ma non stagnante.
Terriccio: prediligono terreni alcalini.
Potatura:Questa operazione, da eseguirsi con affilate forbici da giardinaggio disinfettate, incoraggia la ramificazione della Clematis e ne stimola una fioritura più abbondante.
Andrebbe eseguita tra la fine di febbraio o al massimo agli inizi di aprile, a seconda delle località, ma mai oltre la metà di aprile per non penalizzarne la fioritura.
Il taglio va eseguito sempre a distanza di 0,5-1 cm dalla prima coppia di gemme ugualmente sane e sviluppate. Inoltre, occorre eliminare tutte le foglie secche o avvizzite, i vari piccioli e tutte le parti morte a causa del freddo.
Concimazioni ed accorgimenti : le Clemantis si mettono a dimora a maggio. E' bene distribuire alla base delle piante, uno strato di foglie o di letame maturo o torba. Se le piante sono in vaso distribuire concime minerale ogni 2-4 settimane da marzo-aprile a metà luglio. Ottimo se ricco di azoto e potassio e povero di fosforo. Per crescere ,essendo una rampicante, ha bisogno del sostegno di appositi supporti.Ad ogni autunno, pacciamare con letame maturo, magari coperto con compost, terriccio, torba, foglie, ecc. È bene che la pacciamatura sia spessa almeno 8-10 cm, ed estesa per circa 60 cmq intorno alla pianta, purchè non giunga a diretto contatto con gli steli basali. Questa è sicuramente una delle operazioni più propizie per la vigoria e la salute di una clematide.
Parassiti:
Oidio - si presenta come una muffa biancastra sulle foglie e sui giovani germogli, soprattutto in condizione di forte caldo ed elevata umidità. L'oidio non è in genere fatale per la pianta, ma va curato usando gli appositi fungicidi, come ad esempio quelli a base di zolfo.
Il marciume radicale - Si tratta di una malattia fatale per la Clematis. Il marciume si manifesta con la fuoriuscita di una sostanza vischiosa e giallastra dalla base degli steli in prossimità del suolo. Di solito non ci sono rimedi,se non il tentativo di asportare tutte le parti malate e bruciarle.
Parassiti - I parassiti non presentano un problema per le Clematis. Se si verifica la presenza di afidi, lumache, forbicine, ecc., dovrebbe essere applicato un trattamento simile a quello adottato per ogni altra pianta, scegliendo sia tra i comuni antiparassitari chimici.Tra i rimedi naturali ci sono le spruzzature di acqua e sapone per gli afidi; una ciotolina con della birra per le lumache e un vasetto a fil di terreno con del muschio secco per attirare le forbicine e catturarle.
Riproduzione - Per talea.Questo metodo di moltiplicazione, da effettuare in tarda primavera, consiste nel piegare delicatamente fino al suolo un lungo ramo della clematide, ed interrarlo parzialmente; lo si può interrare direttamente nel terreno, o in un vaso capiente (circa 4-5 litri) riempito con un composto di torba e sabbia in parti uguali.