A partire dalla primavera 2012 la collezione Biedermeier sarà esposta nel restaurato palazzo di città della Bankgasse nel primo distretto di Vienna.
I tesori del Principe. Rubens, Brueghel, Rembrandt, Cranach, Canaletto, Hayez… Capolavori delle Collezioni del Principe del Liechtenstein è una mostra realizzata in collaborazione con Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz-Vienna. Al Forte di Bard sono esposte 80 opere, alcune di dimensioni monumentali: 75 oli, 3 sculture, 1 cabinet di pietre dure e 1 arazzo, in un percorso che attraversa sette sale negli spazi espositivi del Cannoniere. L’esposizione presenta una straordinaria selezione di capolavori assoluti della storia dell’arte realizzati tra il 1500 e la seconda metà del XIXesimo secolo. Una sezione introduttiva sulla storia della collezione e sul casato è allestita nelle due sale del Corpo di Guardia corredata da immagini video e fotografiche.
Cranach Lukas , L’elettore Federico il Saggio, tavola 80 x 49 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Il percorso espositivo si articola per correnti stilistiche in analogia con il Palazzo in villa a Vienna, mentre all’interno delle sale la presentazione è esposta per autore. Un pannello di sala introduce la scuola e gli autori proposti mentre le didascalie sono arricchite da una breve descrizione trilingue delle opere, approfondibile con le audioguide.
Di seguito gli autori nelle rispettive sale.
- Sala 1. Rubens
- Sala 2. I Fiamminghi (Van Dick, Jan Brueghel Il Vecchio, Jan Brueghel Il Giovane, Hals, Jordaens, Balen, Van Loon)
- Sala 3. Cranach e gli Olandesi (Dou, Huysum, Momper, Kick, Berckheyde, Heem, Cranach il Vecchio, Rembrandt, Van Huysum)
- Sale 4 e 5. L’Italia (Berrettini, Pasinelli, Procaccini, Cantarini, Pietro da Cortona, Reni, Giambologna, Franceschini, Bellucci, Soldani-Benzi, Allori, Moroni, Maggiotto, Solimena, Hayez, Marinari)
- Sala 6. Vedutismo (Canaletto, Vernet, Ender, Pannini, Locatelli, Ghisolfi, Hubert, Rebell, Waldműller)
- Sala 7. Classicismo e Biedermeier viennese (Amerling, Abel, Fuger, Petter, Makart, Schadow, Hayez, Angelica Kauffmann, Hackert)
La prima sala è un vero e proprio omaggio a Peter Paul Rubens di cui il Principe Hans-Adam II è il più grande collezionista privato al mondo. Spiccano per dimensione e qualità artistica le opere “Marte e Rea Silvia” di cui si può eccezionalmente ammirare il relativo studio e “Il Compianto di Cristo”, quest’ultima approfondita da un mirabile testo di Enzo Bianchi in catalogo.
Nella seconda sala, dedicata ai Fiamminghi non ci si può non soffermare sui ritratti di Anthonys Van Dick: “Ritratto di Johann VIII Conte di Nassau-Siegen” ma anche sul capolavoro di Frans Hals “Ritratto di uomo”, uno dei pezzi più rappresentativi della collezione. Rapiscono anche in modo straordinario i pezzi dei Brueghel con particolare riferimento all’opera “Paesaggio con il giovane Tobia” di Jan Brueghel il Vecchio; delicatissimo infine l’olio “Bouquet di fiori” di Jan Van Huysum.
Francesco Hayez, La vendetta è decisa, 1851, tela, 237 x 178 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Passando alla terza sala spiccano i meravigliosi Cranach tra cui il “Sant’Eustachio” e naturalmente l’unico Rembrandt della collezione, il delicatissimo “Cupido con la bolla di sapone”. Tra le altre opere, di grande pregio e finitura “Il suonatore di violino” di Gerad Dou e la “Veduta del Municipio nella Piazza del Mercato di Haarlem” di Adriaensz Gerrit Berckheyde. Monumentale “Il Grande Paesaggio di Montagna” di Joos de Momper.
Lukas Cranach Il Vecchio, Sant’Eustachio, tavola, 86 x 33 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Le sale 4 e 5 sono dedicate agli Italiani, che in parte ritroveremo nella sala dedicata al Vedutismo. Qui incontriamo due deliziose sculture di Giambologna tra cui l’opera “Venere dopo il bagno” oltre al magistrale “Bacco” dell’allievo di Michelangelo Massimiliano Soldani-Benzi e al pregiatissimo Cabinet di Melchiorre Baumgartner, mobile in avorio e ebano impreziosito da mosaico fiorentino di pietre dure. Di grande valore l’opera “Ritratto di Prospero Alessandri” di Giovanni Battista Moroni e “La Punizione di Ercole” di Pietro da Cortona. Le sale sono ulteriormente corredate tra gli altri da capolavori di Franceschini, Bellucci e Reni.
Thomas Ender, Il golfo di Sorrento, 1819-22, tela, 76 x 106 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Al Vedutismo e al tema dei paesaggi è dedicata la sala 6. Qui ritroviamo due opere di Canaletto tra cui “Venezia: Piazza San Marco con il campanile la Basilica”, ma anche la mirabile veduta romana di Giovanni Paolo Pannini, “Interno del Pantheon a Roma”, il “Capriccio con il Pantheon davanti al Porto di Ripetta” di Robert Hubert e le vedute di Waldműller tra cui spicca “Lato di Vallata con rovine del Castello del Liechtenstein vicino a Mödling“.
Angelica Kauffmann, Studio per il Ritratto di Re Ferdinando IV di Sicilia e della sua Famiglia, 1782-83, tela, 72 x 100 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
La sala 7 affronta il tema del Classicismo e del movimento romantico del Biedermeier, declinati intorno al capolavoro di Hayez “Il consiglio della vendetta” e alla delicatissima serie di ritratti di Friedrich von Amerling tra cui spiccano le opere “Giovane donna con cappello a paglietta” e il delizioso “Ritratto della Principessa Marie Franziska von Liechtenstein (1834-1909) all’età di 2 anni”. Mirabili anche le opere di Angelica Kauffman tra cui “Studio per il Ritratto di Re Ferdinando IV di Sicilia (1751–1825) e della sua Famiglia, 1782-83” ma anche il monumentale “Nubiano” di Hans Makart e il romantico paesaggio “Nella valle di Roveto” di Jakob Philipp Hackert.
La passione dei Liechtenstein per il collezionismo nasce con il primo principe della famiglia, Karl I (1569-1627) che, spronato anche dall’imperatore Rudolf II, iniziò a raccogliere opere d’arte ma anche a commissionarne. Sappiamo che nella sua residenza di Praga, possedeva una significativa collezione di dipinti e oggetti, tipici di una “camera d’arte”. L’ampliamento dell’opera iniziata dal padre spettò al figlio Karl Eusebius von Liechtenstein (1611-1684) che, non occupando cariche pubbliche, poté dedicare tutte le sue attenzioni alla promozione della struttura che ospitava le collezioni.
Antonis Mor, Ritratto di Elisabetta di Valois, c. 1560, tavola, 107 x 79 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Fu anche il primo a servirsi sistematicamente del mercato dell’arte per acquistare dipinti e sculture. Il figlio Johann Adam Andreas I von Liechtenstein (1657-1712), seppe portare avanti l’attività avviata dal padre. Il momento economicamente favorevole, gli permise di edificare una miriade di castelli, decorarli ed arredarli, e diventando così il maggior committente di costruzioni barocche dell’Europa centrale.
Andrea Locatelli, Castel Sant’Angelo a Roma, tela, 154 x 235 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
I differenti interessi dei singoli principi si rispecchiano nei diversi punti cardine della collezione. Durante il suo soggiorno a Parigi, ad esempio, Joseph Wenzel von Liechtenstein (1696-1772) aveva conosciuto e apprezzato da vicino l’arte francese, commissionando sul posto anche le sue prime opere. Sotto il principe Johann I (1760-1836) avvenne nel 1806 il trasferimento delle collezioni nel Palazzo in villa a Vienna. Alla sua morte la galleria contava 1613 dipinti. Durante la reggenza di Johann II (1840-1929), venne pubblicato il primo catalogo illustrato della galleria, che, sistematicamente riorganizzata, acquistò quella sua indipendenza e personalità che la distingueva da ogni altro museo.
Hubert Robert, Capriccio con il Pantheon davanti al Porto di Ripetta, 1761,tela, 102 x 146 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Ad una fase turbolenta durante la Seconda Guerra Mondiale, seguì un periodo di necessario consolidamento. E’ a partire dalla metà degli anni Settanta, che riparte l’attività collezionistica, e Hans-Adam II von Liechtenstein (nato nel 1945) si allinea tra i grandi collezionisti che l’hanno preceduto. Prima del Forte di Bard la grande mostra al Metropolitan Museum di New York nel 1985 ha mostrato al mondo il significato che questa collezione possiede.
Informazioni
Associazione Forte di Bard – 11020 – Bard (AO)
Tel. +39 0125 833811 – Fax 0125 833830
Presidente Augusto Rollandin
Amministratore Delegato Gabriele Accornero
E-mail: info@fortedibard.it
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Ufficio stampa
Associazione Forte di Bard – Amelio Ambrosi T. +39 0125 833824
ufficiostampa@fortedibard.it
Spaini & Partners T. +39 050 310920 / 050 36042
Guido Spaini T. +39 349 8765866 guido.spaini@spaini.it
Matilde Meucci T. +39 329 6321362 - matilde.meucci@spaini.it
Orari: martedì/venerdì dalle 10.00 alle 18.00 – sabato/domenica e festivi dalle 10.00 alle 19.00 – chiuso il lunedì
Sono previste visite guidate e audioguide in mostra
Info. Associazione Forte di Bard – T. +39 0125 833817
Franz Xaver Petter, Mazzo di fiori in un vaso, 1845, tela, 120 x 94 cm - I tesori del Principe Forte di Bard
Catalogo Edizioni Forte di Bard con testi del Principe Hans-Adam II, del Presidente del Forte di Bard Augusto Rollandin, del curatore Johann Kräftner e del Priore della Comunità Monastica di Bose Enzo Bianchi.
Mostra
Intero: € 9,00
Ridotto: € 6,00
Ragazzi: € 6,00
Cumulativo Museo delle Alpi + Mostra
Intero: € 12,00
Ridotto: € 8,00
Ragazzi: € 8,00
Audioguide: € 3,00, coppie € 5,00
Sono previste agevolazioni per gruppi e famiglie.
Forte di Bard, Valle d’Aosta
9 dicembre 2011 – 31 maggio 2012
Mostra ideata e promossa da
Associazione Forte di Bard per la valorizzazione del turismo culturale del Forte di Bard
Mostra realizzata in collaborazione con Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz-Vienna
Curatori
Johann Kräftner
Gabriele Accornero
Organizzazione
Gabriele Accornero
Johann Kräftner
Michael Schweller
Chantal Cerise
Annalisa Cittera