La colomba vive in comitiva ed è sempre guardinga. Se fai cadere una mollica tra le scarpe noterai i suoi movimenti scattosi per avvicinarsi senza rischiare troppo. Tiene gli occhi spalancati e i muscoli in tensione per evitare quel calcio in culo che tutti sognano di darle fin dall’asilo. Se invece vede i suoi simili accalcarsi per un tozzo di pane va sul sicuro e si fionda subito nella mattanza di penne nel tentativo di cavarne uno spuntino.
La colomba ha il cuore di un avvoltoio, ma il cervello di gallina. Non si scoraggia se i concorrenti sono tanti, ma non capisce che ogni pasto potrebbe essere più soddisfacente se solo prendesse il tozzo di pane e volasse via. Persino un misero passerotto lo sa. E invece lei che fa? Resta lì, nella bolgia, tentando di sbrindellare il pasto in micro pezzeti da deglutire in tutta fretta. Non c’è niente da fare: odia il take-away, preferisce consumare sul posto.
La colomba dovrebbe andare in giro con le Timberland perché ha le zampine delicate. Se ha tutti gli artigli cammina pavoneggiandosi con passo lento e fluido, spalmando i polpastrelli sul terreno per benino come chi il sabato si lascia scorrere il tempo addosso lungo le vie del centro.Ma una su mille ce li ha tutti. C’è quella zoppa, quella monca e quella che cammina sulle caviglie come un reduce di guerra. Perché chissà dove se le incagliano la notte.
La colomba è il simbolo dell’amore e della pace, ma ama trombare sotto occhi indiscreti; se solo le riuscisse ogni tanto. Il corteggiamento avviene così: appurato che nei dintorni non ci siano più molliche dal diametro di un micron si dedica alla nobile arte del corteggiamento. Il maschio punta la femmina e incomincia a tubare e girare su se stesso per attirarne l’attenzione. Alza il collo tirandosi in dietro come un freno a mano, poi lo riabbassa, apre la coda strofinandola per terra come una scopa e carica la malcapitata che, come sempre, diméntica di avere le ali accellera il passo per farsi tampinare per tutta la piazzetta.
La colomba raramente cede alle lusinghe sessuali e quando l’atto sta per compiersi a seguito dell’accovacciamento della femmina, il maschio prontamente le balza sopra. Ma si sa, se in comitiva c’è una che la dà, la vogliono anche gli altri, sennò qual è il bello di fare gruppo? Così succede che c’è sempre un rivale in amore che, invidioso dei piaceri altrui, si precipita immediatamente verso la coppia per disturbarne l’intimo momento.
Ma dico, cazzo, avete le ali!!! Volate via a fare l’amore in pace.