Emanuela Bianchi
Lamagara si fa portavoce di un teatro contemporaneo antropologico e sensoriale, legato ai valori della narrazione e della memoria storica e culturale. Calabria, 1769. Cecilia Faragò è l’ultima fattucchiera processata per stregoneria nel Regno di Napoli, processi che grazie a lei e alla sua battaglia non saranno più celebrati in tutto il sud. Con lei muoiono i segreti della terra in un luogo del mondo in cui la terra è potere. Chi è la magàra Cecilia? Fata o strega, lucifera, portatrice del sole o della luna, donna infine e prima di tutto.
Che si appropria della forza tellurica dal ventre del mondo e ne fa decotto di erbe, credenza, maleficio. Lamagara è la donna che pensa, che guarda troppo avanti, che sospetta, che non crede a niente.
La strega a cui il mondo chiede di nascondere le sue ipocrisie, per poi lapidarla per le sue stesse colpe. Una microstoria che si affaccia dal passato, un urlo di redenzione da quel mondo di storie disperse che formano la memoria negata del genere femminile.
Vengono messi in scena i luoghi eterni della generazione e dell’eros, della diffusività maternale di vita, morte e reificazione in corpore feminae. Non un semplice monologo, ma un’interazione di voci della storia, sommerse nell’oblio di un presunto peccato, che si elevano, con il personaggio di Cecilia, verso la luce, a smascherare il doppio volto della verità dell’uomo, le pieghe della sua quotidiana magia.
Un linguaggio denso e terrestre come humus, impastato di un materiale verbale pieno e screziato dove il corpo è utilizzato come strumento della narrazione che coinvolge lo spettatore in una esperienza sensoriale potente, poetica e parossistica. Lo sguardo di Emanuela Bianchi diventa parola, genesi, riscatto di una verità selvaggia, processata dalla storia.
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Le principali rappresentazioni di Confine Incerto
Dennis Oppenheim, “Electric Kisses”, Parco Internazionale della Scultura (CZ, museomarca.info)
Mito (2012, regia Emanuela Bianchi e Serafino Mazzei), spettacolo teatrale per ragazzi ispirato al mito dell’origine narrato da Ovidio. Link’s Lines (2010), video performance presentata presso il Centro polivalente di Catanzaro ed ispirata alla campagna SenzAtomica per l’abolizione delle armi nucleari. Architetture Elastiche, performance ideata per lo scultore Dennis Oppenheim e presentata, il 14 novembre 2009, al Parco Internazionale della Scultura di Catanzaro, alla presenza dell’autore, durante l’istallazione delle sue opere Electric Kisses. Cassandra, performance di teatro danza presentata il 3 ottobre 2009 al MARCA (Museo di Arte Contemporanea) di Catanzaro, ispirata al caso delle navi dei veleni scoppiato in Calabria a seguito del riconoscimento di aree radioattive e del ritrovamento di relitti affondati nel Tirreno.
Lungo le Vie della Seta (2009), performance di teatro itinerante e teatro danza ispirata al tema dei Viaggi della seta dall’Oriente all’Occidente e presentato in occasione del Calabria Film Festival. Semasia, l’universo in Cassandra (2009, regia Marta Ruiz -Adra Danza Bogotà-), con Emanuela Bianchi, Lubì, Andrea Amoroso, Anna Broccardo, Giuliano Cirillo, Silvia Santoro. Spettacolo di danza teatro ispirato ai testi Cassandra e Premesse a Cassandra di Christa Wolf. Racconti dal resto del mondo (2004 – 2007, regia Ettore Capicotto) con Emanuela Bianchi e Climacus. Spettacolo teatrale con le musiche dal vivo del gruppo Climacus (etnojazz calabrese) ispirato al tema della nostalgia del ritorno. Dissolvenza incrociata (2006, di e con Emanuela Bianchi). Spettacolo di teatro e danza elastica con musica dal vivo del Maestro F. Peronace (contrabbasso), ispirato alle Cosmicomiche di Italo Calvino.
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Emanuela Bianchi
Emanuela Bianchi (Catanzaro, 1976) è un’attrice e sceneggiatrice teatrale che ha fatto del teatro la sua passione di sempre. Dopo una laurea in Sociologia ad indirizzo antropologico, infatti, ha frequentato a Roma laboratori di teatro con Enrique Vargas, regista e sperimentatore, fondatore del Teatro de Los Sentidos, al cui interno ha sviluppato un linguaggio performativo che la accompagnerà in tutto il suo percorso artistico, specializzandosi in teatro interattivo, sensoriale, dell’azione fisica e studiando drammaturgia, recitazione e impostazione vocale, impostazione ritmica, teatro danza, costruzione scenica.
Specializzazioni che perfezionerà grazie agli anni di lavoro sperimentale a fianco di personaggi chiave del teatro contemporaneo come il regista e sociologo Paolo Vignolo (Ecole des hautes ètudes en sciences sociales) e la danzatrice coreografa Marta Ruìz (Adra Danza, Colombia). In seguito alla frequentazione del laboratorio condotto dall’Associazione Residui Teatro di Roma, l’attrice dal movimento del corpo passa allo studio della luce, con ricerche sulla drammaturgia dello spazio, la presenza scenica della voce e del canto, sui mutamenti di stato corporei e la gestione emotiva, sulla percezione individuale del luogo.
Grazie alla professionalità acquisita, Emanuela Bianchi diventa presto animatrice culturale del territorio calabrese, progettando laboratori volti all’approfondimento professionale di tecniche teatrali e collaborando con molte associazioni culturali e sociali come il Centro Calabrese di Solidarietà, Meristema, Edizione straordinaria, Officina teatrale e Scenari visibili. A questa consolidata esperienza si aggiunge l’insegnamento ai non professionisti del settore, il coordinamento di numerosi progetti europei per l’insegnamento delle tecniche di recitazione, dizione, teatro-danza, lettura creati va e teatrale, comunicazione integrata sia presso centri giovanili che istituti didattici oltre a un corso di formazione teatrale per insegnanti.
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Torna dal 7 giugno al 13 luglio – con il Patrocinio del Municipio Roma II – il Roma Fringe Festival, grande vetrina italiana del teatro e dello spettacolo indipendente che ospiterà quasi 100 proposte artistiche nazionali e internazionali per un’estate di spettacolo rigorosamente dal vivo.
In questa terza edizione, coordinate da una squadra di lavoro affiatata e under 35, 72 compagnie teatrali provenienti da Italia, Belgio, Inghilterra, Francia e Stati Uniti e decine di stand up comedians si sono autoprodotte per dare vita a una kermesse unica, in grado di offrire al variegato pubblico affezionato un altrettanto variegato cartellone tra teatro canzone, commedia, dramma, teatro civile, danza e stand up comedy all’insegna della libertà e dell’indipendenza artistica, parole chiave, anche a distanza di anni, di una kermesse che, nata come una sfida da parte di un gruppo di giovani produttori e autori teatrali, si è poi trasformata in un appuntamento atteso e unico nel suo genere.
Davide Ambrogi (lifetelevision.it)
“Anche nel 2014” ha dichiarato l’ideatore e Direttore Artistico Davide Ambrogi, “sempre più prorompente, il turbine artistico delle compagnie del Fringe porterà i cittadini a scoprire il teatro più genuino, quello lontano dai grandi palchi mainstream, e più che mai fatto di lavoro e sacrificio quanto di gioco, passione e sogno; consigliato a chi segue il teatro, a chi lo ama, ma soprattutto a quelli che hanno sempre pensato di poterne fare a meno”. Dal 7 giugno al 13 luglio, si parte ogni giorno alle 19.30 con il mercato bio, eco, regionale e vintage (a cura di Mente Collettiva), per poi proseguire dalle 20.30 a mezzanotte con nove spettacoli a sera: un’offerta ampia che trasforma il festival in svago per famiglie, studenti, appassionati e un pubblico più “alternativo”. Come sempre, insieme alle proposte più indipendenti, saranno ospiti anche i big Fringe italiani, che offriranno spettacoli gratuiti tutti i fine settimana.
Le foto a corredo dell’articolo ritraenti Emanuela Bianchi sono tratte dalla pagina Facebook Lamagara