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La comunicazione del tema ambientale nei programmi elettorali. Di quale ambiente (non) si parla?

Creato il 24 gennaio 2013 da Greeno @greeno_com

A noi interessa capire. Cosa si dice, ad esempio, dell’ambiente nei programmi elettorali dei principali candidati premier che si contenderanno la fiducia degli italiani nelle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Allora abbiamo preso i documenti programmatici di PD, PDL, Movimento 5 Stelle e Scelta Civica con Monti e li abbiamo analizzati con il punto di vista degli studiosi di comunicazione. I risultati sono non poco sorprendenti, ma volutamente intendiamo non trasferirli nel merito della questione politica.

NB: i programmi analizzati sono quelli presenti sui siti ufficiali dei gruppi alla data del 22 gennaio 2013.

Da un punto di vista quantitativo, la prima cosa che sorprende è lo spazio dedicato al tema ambientale sul totale di ciascun programma. Per determinare il dato abbiamo considerato in quante righe di ciascun documento c’è un riferimento all’ambiente. Qui è sorta la prima difficoltà metodologica. Sì perché, dei 4 programmi presi in considerazione, solo uno di essi contempla la parola “ambiente” nel titolo di uno dei capitoli (PDL: Ambiente, Green Economy e Qualità della Vita). Gli altri non vi fanno menzione.

Allora abbiamo esplorato i programmi per intero alla ricerca di contenuti pertinenti riferiti in qualche modo alla questione ambientale. Una curiosità: nel programma del PD la parola “ambiente” non è presente neppure nel capitolo Sviluppo Sostenibile. Questo può dare la misura di quanto accidentata, per certi versi, sia stata la nostra ricerca. In ogni caso, al netto della cernita, il dato risultante è questo.

Al programma del PD si possono “concedere” 5 righe di contenuti ambientali (sebbene inseriti indistintamente nel capitolo Beni Comuni) su 274. Pari al 1,8% del testo.

Il programma del PDL contiene 27 righe su 335 dedicate all’ambiente ed al piano energetico, pari al 8% del totale.

Il programma di Scelta Civica con Monti parla di ambiente in 39 righe su 713, pari al 5% del totale.

Il documento del Movimento 5 Stelle dedica 67 righe su 284 al capitolo Energia. Per tornare alla difficoltà metodologica di cui dicevamo poco prima: parlare esclusivamente della questione energetica – come nel caso del programma del M5S (produzione, normative, incentivi, risparmio energetico, impatti) – è esattamente parlare di ambiente? Volendo accettare questa interpretazione, il programma di Beppe Grillo riserva al tema il 23% del totale (è l’argomento del programma a cui è stato dedicato più spazio).

Ci interessava anche vedere in quale punto del programma i 4 gruppi hanno deciso di collocare la questione ambientale. Il PD ne parla nel capitolo Beni comuni (8^ capitolo su 10), il PDL nei capitoli Energia e Ambiente, Green Economy e Qualità della vita (rispettivamente capp. 13 e 14 su 23), la formazione di Mario Monti nel paragrafo Sfruttare tutto il potenziale dell’economia verde (14^ paragrafo su 28), il Movimento 5 Stelle nel capitolo Energia (2^ capitolo su 7).

È molto suggestivo, poi, notare la ricorrenza di alcune parole che sono solitamente associate ad ogni riflessione ambientale (o che dovrebbero esserlo?…). Ad esempio, la parola ecologia è assente in tutti i programmi (0 citazioni in 1606 righe complessive). Ci viene da chiederci se se ne sia accorto il leader di SEL, Nichi Vendola.

La parola ambiente (accorpata in dato aggregato all’aggettivo “ambientale”) è utilizzata 2 volte dal PD, 3 dal PDL, 5 dal M5S, 6 da Scelta Civica con Monti. La parola “economia verde” (aggregata a green economy) figura 2 volte in 1606 righe, una volta nel programma del PDL ed una in quello di Scelta Civica. Il termine sostenibilità compare 3 volte nel testo del PD, 2 in quello del PDL, 4 in quello di Scelta Civica. Non compare mai nel programma del Movimento 5 Stelle. È necessaria una precisazione: l’agenda Monti, dalla quale abbiamo estratto le ricorrenze, è lunga più del doppio rispetto agli altri documenti.

Per continuare, la parola acqua ricorre 1 volta nel programma del PD, 1 volta in quello del M5S, 2 volte nell’agenda Monti, nessuna nel programma del PDL. La parola natura compare una volta nell’agenda Monti, mai negli altri documenti. La parola paesaggio è presente 2 volte in 1606 righe complessive (1 volta ciascuno per PD e Scelta Civica con Monti). La parola territorio idem (1 volta nel programma del PDL ed un’altra nel programma di Scelta Civica con Monti).

Un’analisi delle evidenze ci permette di individuare anche a cosa i 4 gruppi associano la macro-causa ambientale. Quali aspetti, cioè, del grande tema ambientale vengono presi in considerazione.

Abbiamo individuato i tre argomenti più significativi utilizzati da ciascuno. Il PD associa prevalentemente il tema ambientale alla difesa dei beni comuni, alla governabilità locale, ad un piano di programmazione. Il PDL solleva le questioni piano energetico nazionale, difesa del territorio, fonti rinnovabili. Il Movimento 5 Stelle, come visto, individua nella questione energetica l’epicentro del discorso ambientale. Gli items principali sono: produzione di energia, riduzione dei consumi energetici, incentivazione. La formazione Scelta Civica parla di tutela ambientale, regole e strategia energetica nazionale. Da questa lettura incrociata, la preoccupazione prioritaria pare essere la formulazione di un piano energetico nazionale.

Allargando il focus ad un’analisi più macroscopica, interesserà sapere quale spazio (righe sul totale) viene dedicato in ciascun programma alle altre “aree d’interesse”. Un confronto incrociato fra i risultati può suggerire numerosi spunti interessanti. Rimandiamo alla tabella completa. Vale la pena segnalare gli argomenti principali di ogni programma: Democrazia e Uguaglianza per il PD (28% del totale), Politiche Economiche per PDL (26%) e Scelta Civica con Monti (25%), Energia (23%) e Salute (19%) per il Movimento 5 Stelle.

Atri spunti: le voci Turismo e Infrastrutture / Ammodernamento Paese…preoccupanti. Il PD parla di Europa più di Scelta Civica (13% vs. 8%), il Movimento 5 Stelle non ne parla mai. Il M5S è praticamente il solo a parlare di salute (19%). Il PD non parla di agenda digitale. Tutti, chi più, chi meno, parlano dei costi della politica. Rispetto ad altre campagne elettorali, diminuisce lo spazio dedicato al tema famiglia.

Chiudiamo la nostra ricerca con l’analisi delle parole più ricorrenti in ciascun programma elettorale. E con alcune considerazioni possibili, lasciando a voi la libertà di leggere tutte le altre.

PD: 39 è la somma delle occasioni d’uso delle parole “Italia” e “Paese”. La parola “Europa” è citata 16 volte, più che negli altri programmi. La parola “Destra” è citata 8 volte. Solo il PD utilizza il pronome “Noi”.

PDL: La questione fiscale è considerata 20 volte. La parola “Sviluppo” è citata 19 volte, praticamente mai negli altri programmi. La parola “Sinistra” non è citata. La parola “Italia” è citata 2 volte, “Europa” 5 volte.

M5S: La parola “Abolizione” è la più usata, 17 volte. La parola “Energia” ricorre 15 volte, “Cittadino/i” 11 volte. Interessante che la parola “Internet” compaia 6 volte.

SCELTA CIVICA: la somma delle occasioni d’uso delle parole “Italia”, “Paese” e “stato” è 70. La parola “Mercato”, quasi assente negli altri programmi, è citata 28 volte. “Lavoro” + “Lavoratori” 40 volte.

L’ambiente nei programma elettorali | politiche 2013

scarica qui l’infografica


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