La conchiglia di rossella

Creato il 08 giugno 2012 da Nina
Un'altra conchiglia dura quella di oggi, un'altra che mi lascia senza fiato, a fare i conti con una realtà che quando accade, non puoi certo prevederla prima. E' la prima regola che ho imparato sul percorso della Fecondazione Assistita: l'imprevisto è sempre in agguato, dietro l'angolo. Una volta che inizi a camminare è una scoperta continua. E non sempre è piacevole quel che trovi. 
Scopri le tue risorse certo, ma anche i tuoi limiti, soprattutto quelli del corpo. Ed è questa variabile a spaventarmi di più: inizi a indagare e pian piano vengono fuori cose di te che non sapevi, che diventano ostacoli enormi al tuo sogno. Si parte in un modo, si arriva in un altro.  Si arriva cambiate, diverse, arricchite e svuotate insieme, più consapevoli, più pesanti. Per il fardello delle nuove scoperte, quelle che mai avresti creduto di fare. E le nuove risposte, le nuove consapevolezze su di te, in genere arrivano così, all'improvviso, come è stato per me venerdì scorso riguardo alle mie tube da togliere. Camminare, sognare, credere e sperare e poi...Accorgersi Improvvisamente.  E niente è più come prima.
Ma la conchiglia di Rossella ci dà anche l'occasione per fermaci a riflettere sulle ultime vicende in Emilia. I suoi aggiornamenti mi sono arrivati, infatti, nei giorni del terremoto, in quelle zone martoriate e sventrate, in quei luoghi dove anche lei vive, vicino all'epicentro. Era poco più di una settimana fa e io ho cercato di tenermi in contatto anche con lei, per sapere gli sviluppi, per sapere se stava bene. Sono stati giorni frenetici, ci cercavamo fra noi amiche blogger e non: un'urgenza di sentirvi, di sapervi sane e salve. E purtroppo per molte l'incubo non è ancora finito.
"Ciao..purtroppo la scossa di martedi mattina non ci voleva, ha dato il colpo di grazia ad alcune case gia danneggiate, per non parlare dei lavoratori in quelle fabbriche..Noi siamo a 25/30 km da quelle zone, l'abbiamo sentito benissimo, io ero al lavoro e siamo corsi tutti fuori..Sono stati attimi di panico e paura! Mai avremmo pensato che in pianura padana potesse accadere un terremoto, tanto meno di questa portata!!! Noi è da martedi notte che dormiamo in tenda che abbiamo messo nel giardino di casa..Qui hanno tutti paura, alcuni dormono in macchina o nelle tendopoli..Abbiamo paura che ne possa venire un'altra forte..Speriamo di no ma le continue scosse di assestamento certo non ci aiutano!" "Qui la situazione è sempre molto difficile, noi per fortuna non abbiamo avuto danni alla casa ma siamo molto vicini all'epicentro e abbiamo ancora molta paura tant'è che dormiamo fuori in giardino, in tenda! Siamo molto tesi, abbiamo i nervi a fior di pelle, dopo 2 settimane in questa situazione di tensione cominciamo a risentirne un pò tutti..Non riusciamo a dormire di notte perchè siamo ancora molto traumatizzati..E le continue scosse non ci aiutano! Spero vivamente che tutto torni alla normalità e soprattutto per le persone che hanno perso casa e lavoro e se penso che sono qua a 20 km da me non ci posso ancora credere!"
Owl mi ha detto che eventi di questa portata ti aiutano a ridimensionare i problemi, le cose della vita, a guardarle da un'altra prospettiva e io ci credo. Quello che vorrei è che finisse il tempo del dolore e arrivasse quello in cui 'imparare, crescere e migliorare' facessero rima con 'gioire e sorridere'. Perché se è vero che si cresce di più nella sofferenza io sono convinta che possiamo continuare a evolverci e a imparare anche nella gioia. E io prego, laicamente prego, che per tutte arrivi il prima possibile quella fase lì: di Rinascita nella felicità. Magari - perché no? - all'improvviso.

LA CONCHIGLIA DI ROSSELLA
Illustrazione di Francesca Ballarini

- Beh che dire… La mia è una storia come tante altre, niente di più niente di meno.. Tutto inizia 6 anni fa quando cominciamo a cercare “seriamente” di diventare genitori… Si perché il primo anno ce la siamo goduta, aspettiamo ancora un po’, ci dicevamo… Ma ora quell’ “aspettiamo ancora un po’” mi pesa come un macigno!! Potessi tornare indietro non aspetterei nemmeno un giorno, non sprecherei nemmeno un attimo, perché il tempo passa e cosi’ anche le possibilità si riducono.. Ma del resto chi poteva immaginare… “E’ la cosa più naturale del mondo, non sarà poi cosi’ difficile” mi dicevo.. Mentre ogni mese speravo con tutta me stessa fosse quello buono passano 2 anni…Infruttuosi…. Iniziamo tutte le analisi del caso, miliardi di analisi, che non portano a niente, si perché la cosa assurda è che non abbiamo nessun problema!! Cosi’ al centro di Procreazione Medicalmente Assistita ci propongono il classico protocollo per i “sine causa”(cosi’ vengono chiamate le coppie che non hanno apparentemente nessun problema)..Quindi rapporti mirati (che ovviamente non ci portano a nessun risultato), inseminazioni intrauterine (di quelle ne ho fatte 5, in genere ne propongono 3 ma io non volevo farmi mancare niente)!

Tutte ovviamente fallite! 
E quindi arriviamo al passo successivo, quello che mi spaventava di più, si perché a confronto le inseminazioni erano una passeggiata di salute!!!! Se fino ad ora avevamo scherzato, adesso
si faceva sul serio!!!!! Inizio l’iter per la prima Fivet (fecondazione in vitro con trasferimento embrionale), ma non arrivo nemmeno al pick up perché probabilmente il soppressore che serve per non ovulare spontaneamente mi ha soppresso troppo e i miei ovociti non crescono più di tanto, ma del resto si sa, non si può prevedere come reagisce il tuo corpo ai farmaci…Ennesima delusione…Ma non demordo e dopo qualche mese ci riprovo.. Questa volta mi devo iniettare dosi massicce di farmaci perché pare io sia una “poor responder”, sempre per non farsi mancare niente, quindi arrivo a farmi anche 5 iniezioni al giorno.. Avevo ormai la pancia martoriata, non avevo più uno spazio libero, per non parlare delle braccia, visti i prelievi un giorno si e uno no! Ma non aveva importanza, la determinazione era tale da sopportare qualsiasi cosa e senza lamentarsi per altro! La posta in gioco era troppo alta, troppo importante!!
Arriva il giorno del pick up (prelievo ovociti), entro in sala operatoria (la mia prima volta in una sala operatoria) molto agitata e un po’ spaventata per l’anestesia generale.. Mi vengono prelevati 5 ovociti (tutte quelle bombe di ormoni per soli 5 miseri ovociti???!!!) e dopo 2 giorni arriva il momento del transfer embrionale.. Uno solo, di 4 cellule, quindi nemmeno un granchè… Ma io già volevo bene a quelle 4 cellule, erano le nostre 4 cellule, quello che da soli non eravamo mai riusciti a fare! Ma purtroppo dopo 2 settimane, le più lunghe della mia vita, il mio piccolo embrioncino mi lascia, mi abbandona…Beta zero!
Nemmeno un cenno, un tentativo di attecchimento.. Niente di niente!!!
Non descriverò il mio stato d’animo nei giorni successivi, anche perché non avrei parole per farlo.. Nel tornare alla vita di tutti i giorni, al lavoro.. Posso solo dire che ero vuota.. morta dentro, si perché in fondo una parte di me era morta.. il mio embrione..
Dopo qualche settimana al centro mi vengono proposti ulteriori accertamenti, mi chiedono di riprovare ancora….
Giugno 2012
Ho pensato e ripensato … A tante tristezze, tante lacrime, tante disperazioni…A tante vite in attesa di qualcosa che non si sa se e quando arriverà… Ed intanto la vita scorre…
Dico basta.. Già basta.. Basta analisi, basta accertamenti, basta ecografie, basta farmaci, basta esperimenti…
Basta tutto..Perchè la vita è adesso!! 
Lh, fsh, ormone antimulleriano, facciano quel che vogliono, vivevo bene quando nemmeno sapevo che esistessero!!!!!! Questa decisione non è stata facile, anzi forse è stata la scelta più dolorosa e difficile della mia vita… E la cosa ancor più dolorosa da accettare (semmai riuscirò
a farlo) è quella di non sapere cosa si prova ad essere madre! Cosa unisce una madre ad un figlio e la consapevolezza che io probabilmente non conoscerò mai l’amore che prova una madre per un figlio.. Ecco questa è la cosa che mi fa più male in assoluto…
Si perché ogni stramaledettissimo mese di questi 6 anni ci ho creduto e tutt’ora ci credo, ma mi rendo conto che non ho più 20 anni, le mie ovaie non hanno più 20 anni.. Non ho più la forza e la voglia di continuare con le fecondazioni assistite, le mie possibilità di farcela non sono molto maggiori di quelle di farcela naturalmente, non voglio più sprecare i miei ovuli, perché rischiare di giocarmeli?….Se è destino che accada accadrà anche naturalmente… in fondo, mi dico, cosa voglio ancora da questa vita.. Sono viva, sono sana, ho una casa, ho una famiglia che mi vuole bene, un uomo che mi ama, un lavoro, degli interessi, degli amici.. 
Ho avuto la fortuna di conoscere persone meravigliose, ho pure delle gran rotture di
palle…Certo quante cose avrei potuto fare e non ho fatto? Quante persone avrei potuto conoscere e non ho conosciuto? Avrei potuto essere in tanti altri posti e invece sono qui..
E I figli?......... Quelli no.
La vita non me li ha dati.

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