Se c’è una cosa che posso dire con sicurezza – a costo di sembrare banale e fuori luogo – è che il blog mi ha cambiato la vita. È una stupidaggine? Sì, lo è. Un blog non può cambiare la vita, non può cambiarti. Ma può cambiare il modo di vedere le cose, può farti crescere. Negli ultimi tre anni della mia vita (da quando ho aperto il blog) scrivere per il blog è una delle cose migliori che ho fatto. E mi ha cambiato molto.
Diventare blogger, mantenere l’impegno di scrivere per il blog settimana dopo settimana, mese dopo mese, non è un dovere, non è neppure un lavoro. È un’evoluzione, è crescita. In questi tre anni sono cresciuto molto, nella mia passione per la scrittura creativa e nella conoscenza di tutto ciò che è comunicazione digitale. Senza il blog, quasi certamente, non avrei potuto. Quindi è vero: il blog ha cambiato qualcosa nella mia vita. E così vale per tutti: il blog non è uno strumento, né un luogo, né un lavoro. Il blog è una sfida, un obiettivo, un percorso.
Il blog non è uno strumento, ma un percorso di condivisione
Chi intraprende il percorso di blogger non si avvia a un cammino facile. Ci vogliono anni per affermarsi e per vedere i primi risultati. Questo, prima di tutto, perché il blog è un processo di crescita: e per crescere, imparare, ci vuole tempo.
Ma questo particolare percorso che è il “blog” è fatto di tante persone. Andare davanti da soli non ha senso. Il blog necessita di interazione con altre persone: lettori che leggono, che commentano, che condividono. Ma anche, e soprattutto, di altri blogger pronti a darti una mano, a insegnare, a sostenere a anche a ricevere.
La concorrenza tra blog non esiste
La concorrenza tra blog non è (o non dovrebbe essere) prevista. Infatti:
- C’è spazio per tutti: non credo ci sia bisogno di spiegare, vista l’enorme quantità di parole chiave e di temi su cui puntare; per cui ognuno riesce a trovare la sua nicchia in cui scrivere
- I lettori leggono più di un blog: non temere il blogger che scrive del tuo stesso argomento; i lettori leggono più fonti, e avranno piacere a confrontare versioni diverse per un’informazione completa e oggettiva
- Collaborare è più vantaggioso: collaborare con altri blog (con guest post, condivisione di opinioni, commenti) è più vantaggioso che combattersi a vicenda. Non solo Google e i lettori premiano questa scelta: collaborare con altri “esperti” del tuo settore è la tua occasione per crescere e imparare
I blogger vincenti sono quelli che collaborano
Il blogger vincente è il blogger che impara scrivendo, sa relazionarsi bene con gli altri utenti e offre contenuti di qualità. Per questo ha bisogno di interagire e condividere idee con altri blogger. Altro che concorrenza tra blog! Ecco come collaborare per il bene dei tuoi lettori:
- Raccomanda altri blog del tuo settore. Isolarti non serve a nulla. I tuoi lettori prima o poi troveranno altri blog di loro interesse. Togli loro la fatica della ricerca. Raccomanda altre fonti in cui trovare contenuti interessanti: te ne saranno grati, e non smetteranno per questo di leggere il tuo blog.
- Aumenta le condivisioni con strategie “di gruppo”. Entra in contatto e interagisci con altri blogger (o influencer) del tuo settore. Cercate insieme una strategia per condividere con più persone i vostri contenuti. Darsi una mano a vicenda aumenta il bacino di lettori dei vostri blog.
- Pubblica guest post. Un modo migliore di promuovere se stessi e il blog è scrivere contenuti di qualità su altri blog, suscitando l’interesse di nuovi lettori.
Nell’ultimo mese e mezzo ho pubblicato ben sei guest post:
- Engagement, a saber la importancia de la relación directa con el cliente (in spagnolo)
- Marketing no es una prerrogativa de las grandes empresas (in spagnolo)
- Tráfico web: unas válidas alternativas a los motores de búsqueda (in spagnolo)
- 3 cose che più influenzano il cliente nella scelta dell’Hotel
- Migliorare il tuo sito web aziendale è più facile di quanto credi
- Evergreen VS News. Due strategie per ottimizzare il traffico web
Come sempre, mi piacerebbe ricevere un tuo commento su quanto scritto nell’articolo. Ha ancora (o ha mai avuto) senso la concorrenza tra blog?
Photo credit: Asbjørn Floden