La UE, che si fa forza del sostegno ricevuto da altri 100 Paesi, insiste su un accordo di portata piu' ampia che copra la maggior parte delle emissioni mondiali e che abbia una portata giuridica vincolante.
Ma i due piu' grandi "produttori" di anidride carbonica al mondo, Cina e Stati Uniti non sono d'accordo. I due Paesi infatti sostengono che i colloqui sono necessari solo dopo che venga preso atto degli attuali impegni volontari di riduzione delle emissioni, istituzionalizzati nell'ambito della Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici in scadenza nel 2020.