La confusione che regna sovrana

Creato il 18 aprile 2010 da Marco

Organizzazione, pianificazione, obiettivi, tre concetti che continuano a essere un miraggio per un gran numero di realtà aziendali. La confusione è sempre stata una caratteristica spiacevole che ho riscontrato in molte aziende con le quali sono entrato in contatto, sia in veste di dipendente che in veste di fornitore, e che ha condizionato, ovviamente, anche il mio lavoro.
Quale punto di partenza e di analisi citerei la definizione di Edoardo Luigi Gambel, secondo il quale l’organizzazione è la combinazione e il coordinamento delle risorse umane, tecniche e finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall'azienda in una logica di pianificazione.
Se ne deduce che prima di organizzare occorre pianificare, o meglio individuare gli obiettivi da raggiungere e determinare le risorse necessarie, mezzi, uomini, finanze e tempo.
Mi capita spesso di entrare in contatto con figure manageriali molto restie a pianificare, che “subiscono” la quotidianità ritenendosi capaci, con grande presuntuosità, di affrontare i problemi così come si presentano e con l'assoluta certezza di saperli prevenire.
Un approccio molto pericoloso, poiché senza la pianificazione viene a mancare o si riduce considerevolmente la capacità di controllo e non vengono incentivate le motivazioni che permettono alle risorse di incrementare l'identificazione con il proprio lavoro per puntare sulla produttività.
Gli obiettivi descrivono ciò che l'organizzazione deve realizzare o perseguire e devono essere riconosciuti all'interno della mappa strategica dell'organizzazione stessa con il fine di creare un sistema perfetto di ingranaggi che si muove senza arresti. Al contrario un sistema che subisce frequenti arresti crea disorientamento, non contribuisce quindi al raggiungimento dell’obiettivo con conseguente frustrazione, insoddisfazione e orientamento alla rinuncia.