17 luglio 2013 Lascia un commento
Bastano due roncolate e tutto va bene a quanto sembra.
La sempre bella e brava Michelle Yeoh, e’ una killer nella Cina antica in possesso di una reliquia di inestimabile valore rubata al suo clan.
Nella ricerca di pace e serenita’, si fara’ cambiare i lineamenti, trovera’ un buon posto nel quale fermarsi e si sposera’ ma cio’ non bastera’ a nasconderla a lungo.
Tra combattimenti e spadate, si arrivera’ sino al sorprendente finale.
Confesso di non essere rimasto troppo impressionato dalla pellicola, anzi non fosse per gli sviluppi conclusivi, l’avrei giudicato piu’ severamente.
Coreografie efficaci ma gia’ viste, sempre nel finale si riscattano, soggetto pensato per il mercato straniero e idiozie varie evitabili. Voglio dire, da un wuxiapian aspettiamoci salti altissimi e velocita’ stratosferiche ma rapine in banca, bat-segnale e chirurgia plastica ante litteram mi sembrano eccessivi.
Film occidentale nella misura in cui e’ pensato in gran parte per fare soldi, completamente orientato a cosa lo spettatore vuole vedere e non sempre si ha l’impressione che la storia sia al centro della scena.
Non si comprende neppure bene dove sia Woo, le ragioni di questa doppia regia che ad occhio sembra una firma messa li’ senza altra ragione che non sia attirare per il nome anche perche’, essendo il nostro uno dei produttori, avra’ pensato bene di mettersi bello in grande sui cartelloni.
Certo lo spettatore piu’ a digiuno rimarra’ sodisfatto, in fondo non posso dire di essermi annoiato, ma pur essendo un buon prodotto, ripeto gli ultimi 20 minuti valgono il film intero, non ce la fa ad emergere dalla massa di prodotti simili.
Fate voi, questo e’ quanto.