Oggi inserirò parole consigliate da alcuni voi, ma poco a poco, inserirò tutti i vostri suggerimenti, grazie tantissimo!!
La conosci questa? è una rubrica che nasce dalla nostra idea di ricercare vocaboli italiani, poco usati e poco conosciuti. Infatti, sono tantissime le parole italiane che sono riposte nel vocabolario senza che quasi nessuno ne sappia l'esistenza. Con questa rubrica vogliamo riportare alla luce nuove parole e sfidarvi... voi conoscete queste parole?
1. a. Nelle fortificazioni del passato, piccola porta che veniva aperta in luogo nascosto e distante dalle porte principali per assicurare una via di comunicazione fra l’interno e l’esterno della cinta, da utilizzarsi in speciali circostanze: uscita dalla pustierla del castello prima dei vespri, come aveva riferito l’ortolano, non era più ritornata (I. Nievo).
b. Per estens., in edifici di civile abitazione, porta secondaria, generalm. più piccola di quella principale: era bello ... poter uscire di lì a poco nella luce limpida e azzurra delle dieci di mattina, ... attraverso la postierla d’ingresso (Bassani).
2. Nel linguaggio dell’araldica il termine, per lo più nella forma pusterla, è usato anche con senso più generico per indicare le porte di cinte fortificate (per es., quelle che si aprono nelle corone turrite di città e comuni).
elucubrare: v. tr. [dal lat. elucubrare «comporre alla luce di una lucerna», der. dilux «luce»] (io elùcubro, ecc.). – Lavorare con molta cura e assiduità a un’opera intellettuale. ◆ Part. pass. elucubrato, frequente come agg.: opera elucubrata, fatta con grande, e anche eccessiva, ponderazione e pazienza.
Conoscete queste parole? Qualcuno di voi le usa?
Consigliateci ancora nuove parole!!