La conquête de Plassans

Creato il 20 ottobre 2011 da Italianiaparigi

La conquête de Plassans

La conquista di Plassans, titolo del quarto libro del ciclo dei Rougon Macquart, rappresenta l’ambizioso obiettivo che si è fissato l’abate Faujas, un prete bonapartista senza scrupoli.
Fujas mira a dominare il piccolo borgo di Plassans attraverso un piano machiavellico che lo condurrà ad una rapida ascesa.
La famiglia Mouret, composta da Marthe Rougon e François Mouret e dai loro tre figli Octave, Serge e Desirée, conduce una vita tranquilla.
Dopo aver chiuso il negozio di vini che gestivano a Marsiglia, i due coniugi si godono agiatamente la pensione.
Il rigoglioso giardino della casa di Mouret, situato a metà strada tra un casolare frequentato dai bonapartisti e una villa frequentata dai monarchici, è l’orgoglio di François che vi coltiva fiori e alberi da frutta.
Disponendo di una stanza inoccupata al piano superiore, François decide di affittarla a un prete venuto da Besançon, l’abate Fujas, e a sua madre.
L’arrivo dell’abate Fujas rappresenta la decadenza e la distruzione della famiglia Mouret: il prete s’impossessa gradualmente della casa e rovina drammaticamente l’equilibrio familiare.
La venuta del prete a Plassans, inoltre, non è casuale ma fa parte di un piano segreto per agevolare il regime imperiale : la sua missione è d’imporre la sua autorità morale e di riconciliare i Bonapartisti e i Monarchici.
Per raggiungere il suo obiettivo il losco personaggio religioso usa la sua influenza con le donne, soprattutto su Marthe, e approfitta dell’aiuto prezioso di Félicité Rougon (la mamma di Marthe).
Marthe prende parte attivamente ad un progetto che le ha suggerito l’abate : la creazione di un associazione chiamata « l’œuvre de la vierge » per aiutare le giovani donne in difficoltà.

Quest’impegno fa scivolare lentamente marthe verso la devozione cieca e la follia distruggendo inesorabilmente il suo instabile equilibrio familiare. 
Avendo perso ogni potere a casa sua, François passa le giornate chiuso nella sua stanza e finisce per essere rinchiuso in manicomio dove diventa veramente pazzo.
In seguito a una visita di Marthe e dello zio Antoine Macquart, che dimentica la porta della stanza aperta, François evade dal manicomio e torna a casa sua.
Dopo aver constatato che la casa e il giardino a cui teneva tanto sono stati totalmente trasformati, François decide di appiccare il fuoco ponendo fine ai suoi giorni e a quelli dell’abate Fujas e di sua madre.
La malvagia strategia dell’abate che voleva assoggettare la città di Plassans si conclude in tragedia.
La lettura di questo quarto volume del ciclo dei Rougon Macquart è dotata di una certa intensità.
La suspence tipica dei thriller attraversa la maggior parte delle pagine del romanzo di Zola che mescola abilmente gli elementi che alimentano l’intrigo : follia, devozione religiosa, un piano machiavellico e l’ambizione politica.
Il libro contiene alcune perle descrittive di rara bellezza come per esempio la scena in cui Zola dipinge la devozione cieca e la follia mistica di Marthe che ha ormai perso il lume della ragione.



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