In effetti il pomodoro è uno dei primi alimenti che viene abolito appena ti individuano delle intolleranze alimentari.
Ma perché? Proprio perché è molto acido e di conseguenza difficilmente digeribile.
Il PH del pomodoro é infatti molto basso, così come quello dello stomaco, compreso tra 1 e 3: mangiando pomodori si aggiunge altra acidità allo stomaco, fattore che comporta un maggior dispendio di risorse per digerire gli altri cibi.
Non dimentichiamo però che il pomodoro è ricco di vitamine e di un potente antiossidante naturale, il licopene.
Per questo motivo non va eliminato dalla propria dieta, ma va scelto quello giusto.
Esiste una varietà di pomodoro che azzera quasi del tutto il problema dell’acidità: il cuore di bue, quella varietà dalla forma a cuore, un po' irregolare, con costolature accentuate e la cui polpa è molto carnosa e con pochi semi.
Aaltre qualità di pomodori con bassa acidità sono il canestrino e il costoluto fiorentino.
Via libera, dunque, al cuore di bue! Lasciate perini, pomodori insalatari e soprattutto abbondonate ogni tipo di conserva industriale (che di certo non è fatta con il cuore di bue, non foss'altro perché è uno dei pomodori più costosi....).
Il modo migliore per gustarli è privandoli della pelle e dei semi, parti che in generale sono più acide e più facilmente indigeste. (Se proprio non avete i cuori di bue, seguite questa operazione con tutti i pomodori - risulteranno comunque più digeribili).
Ma il cuore di bue è naturalmente un prodotto stagionale (estivo) e quindi, nelle altre stagioni, dobbiamo rinunciare ai pomodori ?
La risposta è sì e no.
Sì, perche' dobbiamo imparare a mangiare sempre solo alimenti stagionali (e il più possibile locali). È risaputo, infatti, che frutta e verdura hanno sempre effetti benefici sulla salute, perché sono ricche di sostanze protettive antiossidanti. Ma la verdura raccolta molto tempo prima di essere consumata perde alcune caratteristiche nutrizionali fondamentali, si impoverisce ed è meno saporita.
I cibi novelli sono in genere più teneri e più dolci, perché contengono più zuccheri che non si sono ancora trasformati in amido.
In generale è quindi buona norma mangiare in inverno poche pietanze fatte con il pomodoro.
Ma è anche un peccato non mangiarne affatto.
Noi abbiamo risolto questo dilemma preparando delle conserve molto semplici per l'inverno.
Conserva di pomodori Cuore di Bue
Sbollentate qualche minuto i pomodori ben maturi in acqua bollente.
Scolateli e privateli della pelle e di tutti i semi, che rendono il pomodoro meno digeribile, nonchè dell'acqua interna.
Fatene pezzi grossolani e passateli pochi secondi nel tritatutto.
A questo punto è arrivato il momento di invasare la conserva utilizzando dei normali vasi in vetro a chiusura ermetica che avrete preventivamente pulito in modo accurato.
Se lo gradite, potete aggiungere qualche foglia di basilico all’interno.
I vasi vanno riposti in un ampio tegame, avvolti con dei canovacci per non farli urtare tra loro, e ricoperti d'acqua: l’acqua deve superare di 2-3 dita il coperchio dei vasi. Si procede quindi con una bollitura di mezz'ora che garantirà una sterilizzazione ed una conservazione più duratura della conserva. Una volta completato quest'ultimo passaggio si lasciano riposare nell'acqua di cottura fino al suo completo raffreddamento.
Dal momento che vengono utilizzati tappi a chiusura ermetica, al termine del processo il tappo dovrà essere “rientrato”: se, invece, premendo il tappo con un dito sentirete il classico clic-clac, la procedura di sterilizzazione non è andata a buon fine. È possibile comunque ripeterla.
È bene consumare la conserva entro un anno dalla sua preparazione.
Nota: nella selezione dei vasetti, pensate al consumo che poi farete del contenuto. Una volta aperto il vasetto, il suo contenuto deve essere consumato entro pochi giorni e quindi, se in famiglia siete solo in due (ad esempio) non ha senso acquistare vasi troppo grossi, a meno che non vi scofaniate una pasta al pomodoro ogni sera.
Esperienza personale...
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