«La modifica della soglia partecipativa cui il consiglio di amministrazione intende ora condizionare l'efficacia dell'offerta, ponendosi al di sotto della soglia del controllo della società target, incide sugli elementi dell'offerta» spiega l'Autorità di vigilanza sulla Borsa in una nota, «e rende non più procedibile l'istruttoria di approvazione del documento d'offerta depositato da codesta società il 16 marzo 2015, che deve ritenersi conclusa». «Tenuto conto della non realizzabilità - alla luce della posizione espressa dalla Rai e dal ministero dell'Economia e delle Finanze - dell'obiettivo di raggiungimento di una soglia di partecipazione di controllo nell'emittente e del progetto imprenditoriale collegato a tale esito dell'offerta, l'informazione al mercato e ai destinatari dell'offerta sulla modifica della condizione sospensiva deliberata dal consiglio di amministrazione dovrebbe essere adeguatamente supportata dall'illustrazione dei nuovi, sopravvenuti, obiettivi dell'offerta di acquisto e scambio», aggiunge poi l'Authority guidata da Giuseppe Vegas all'indirizzo di Ei Towers.
La parola passa all'Antitrust dove i vertici della società del gruppo Mediaset saranno ascoltati nell'audizione finale sull'istruttoria aperta dopo l'annuncio sulle torri di viale Mazzini. A fianco degli a.d di Ei Towers e di Rai Way ci saranno anche i rappresentanti di Sky, La7 (Cairo) e Persidera.
Si tratta dei soggetti interessati all'operazione prospettata con l'offerta di acquisto e scambio (a 4,5 euro per azione) che puntava inizialmente ad almeno il 66,7% della società, oggi controllata al 65% da Viale Mazzini, con l'obiettivo finale di arrivare a una fusione. Ma vista la presa di posizione netta della Consob è difficile ora immaginare che l'Antitrust, per la materia di sua competenza, possa dare un via libera, anche condizionato, alla operazione prospettata da Ei Towers che ha l'obiettivo finale di creare un operatore unico nazionale nelle torri di trasmissione.