Marley venne educato da cristiano ma decise nel tempo di seguire il movimento Rastafari, la cui dottrina considera l’imperatore etiope Haile Selassie I (1892-1975) come l’incarnazione di Dio. Nel 1966 l’imperatore etiope visitò la Giamaica e chiese a dei missionari della Chiesa ortodossa d’Etiopia di fermarsi. Uno di questi, Abunda Yesehaq, divenne arcivescovo e molto amico di Marley, legame che portò il noto musicista a convertirsi negli ultimi anni della sua vita. Rita, la moglie, e i figli si convertirono invece già nel 1972.
In un’intervista di Barbara Blake Hannah del 25 novembre 1984 apparsa su Gleaner’s Sunday Magazine, Yesehaq ha raccontato: «Bob era davvero un buon fratello, un figlio di Dio, indipendentemente da come la gente lo guardava. Aveva il desiderio di essere battezzato da tempo, ma c’erano persone a lui vicine che lo hanno controllato e lo trattenevano. Ma è venuto in chiesa regolarmente. Mi ricordo che una volta mentre stavo celebrando la Messa, ho guardato Bob e le lacrime gli rigavano il volto. Molte persone pensano che fu battezzato perché sapeva che stava morendo, ma non è così. Lo ha fatto quando non c’era più alcuna pressione su di lui, e quando fu battezzato, ha abbracciato la sua famiglia e hanno pianto, hanno pianto tutti insieme per circa mezz’ora». Il battesimo avvenne il 4 novembre 1980 nella Chiesa etiope a New York, dopo 3 tentativi falliti, a causa dei rasta, di battezzarlo a Kingston. Scelse il nome di Berhane Selassie (“la luce della Trinità”). Cinque giorni dopo Bob fu trasportato in un centro di trattamento in Germania, dove trascorse anche il suo 36° compleanno. Tre mesi dopo, l’11 maggio 1981, morì in un ospedale di Miami. I funerali, celebrati il 21 maggio 1981, seguirono il rito ortodosso e venne sepolto assieme alla sua Bibbia e alla chitarra Gibson.
In seguito alla conversione di Marley, anche Judy Mowatt -una delle sue cantanti e testimone della conversione- è diventata cristiana (pentecostale) negli anni ’90. Marley, nel suo album “Uprising” del maggio 1980, un anno prima della morte, ha incluso il brano “Redemption Song”: «La mia mano è stata fatta forte / grazie all’aiuto dell’Onnipotente».