LA COSCIENZA DEL MESEMBRIANTEMO #poesia #natura #fiori

Creato il 27 maggio 2014 da Albertomax @albertomassazza

Se fossi stato saggio come te,
mesembriantemo, avrei dischiuso
al sole le mie stanze, lasciando
penetrare il disseccante raggio
fino al recondito angoletto, dove
s’annida, gravido d’ambiguo estro,
l’umore che sconquassa e non tollera
la monotonia della quieta vita.
All’insinuante roseo vespertino
avrei serrato l’intimità di quelle
stanze, mesembriantemo, come i tuoi
fiori, mirabili nello splendore
del giorno e ripiegati timorosi
all’avvolgente ombra della sera.
Tu dalla norma del vaso ti diffondi
e non ti intimorisce la pietraia,
che troppo urge la linfa alla vita
selvaggia; di poche gocce d’acqua
ti sostenti e dall’aridità produci
a frotte le meraviglie del tuo fiore
coscienzioso, mesembriantemo,
carnoso sempreverde. Io, barbaro
ingenuo, m’illusi di poter stare
al mondo tenendo istinto ed estro
a fior di pelle, senza filtro.
E non ho trovato ancora i tempi
giusti e ormai dispero di trovarli,
i giusti tempi della fioritura
e del ben simulato appassimento.