“La cospirazione dei ricchi” è anche un libro particolare in quanto l’autore ha intrapreso un approccio innovativo con questo libro, uscito subito online e contestualmente invitando i lettori che hanno applicato alla propria vita i principi del Padre Ricco e che oggi si trovano sotto la minaccia dell’attuale crisi economica a partecipare e dare il proprio contributo.
L’eedizione qui recensita e ora tradotta in italiano è il risultato di questo processo e rappresentano il primo vero sforzo interattivo in cui qualsiasi lettore ha potuto dare a Robert Kiyosaki il proprio commento online durante la stesura del libro.
Il libro si articola riprendendo alcuni tra i concetti più cari a Kiyosaki (per il mio gusto personale, per la verità un pò ripetitivo e ridondante, sia all’interno dello stesso testo che tra le sue varie pubblicazioni) tra i quali l’importanza dell’istruzione finanziaria e del cash flow.
A partire da questi concetti l’autore attraversa in modo chiaro e avvincente i tanti mali e pericoli degli scenari finanziari moderni a partire dall’elemento destabilizzante introdotto dal Presidente Nixon nel 1971 quando, abbandonando la “parità aurea” slegò il valore del dollaro dalle garanzie fino ad allora fornite dalle riserve d’oro, fino ad arrivare alla crisi attuale del sistema finanziario internazionale e alle speranze riposte nell’operato di Barack Obama.
La cospirazione dei ricchi di cui ci parla Kiyosaki è la “più grande rapina di contante nell’intera storia dell’umanità” ed è quella perseguita dalle famiglie più ricche e potenti del pianeta attraverso le banche e i governi da loro stessi possiedute o controllati, rapina resa possibile attraverso la creazione di “regole del gioco” totalmente a proprio favore (contro i poveri e il ceto medio) ma anche tramite una sottile e persistente opera di in-educazione e manipolazione culturale e psicologica che avviene da decenni tramite i mass-media e la programmatica assenza di educazione finanziaria a livello scolastico.
Secondo Kiyosaki sono quattro i canali attraverso i quali la gigantesca rapina si consuma quotidianamente contribuendo a mantenere povera la gente:
- Le imposte
- Il debito (pubblico e privato)
- L’inflazione
- I meccanismi e le pratiche del pensionamento
Ahinoi, pur essendo la prospettiva del catastrofismo una che non mi appartiene a livello caratteriale, devo dire che … sono parecchio d’accordo con quanto presentato nel libro e non posso che consigliarne la lettura (assieme a quella dell’ottimo “Guida per investire nell’oro e nell’argento” di Michael Maloney che ho già recensito in passato e che ripercorre temi parzialmente correlati soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione storica e le dinamiche tra denaro e valuta) a tutti coloro che desiderano comprendere tramite parole semplici la polveriera potenzialmente letale sulla quale siamo tutti quanti seduti.
Rispetto ad altre pubblicazioni del genere, l’aspetto utile de “La cospirazione dei ricchi” e dei libri di Kiyosaki in genere è tuttavia quello di non limitarsi a presentare pericoli, storture e cospirazioni del sistema bensì di fornire soluzioni, non tanto per un cambiamento a livello sociale, rivoluzionario o politico bensì individuale.
Capito il problema e la natura della cospirazione e della crisi, esiste più di un modo per chi è finanziariamente evoluto ed educato per non solo limitare i danni ma persino per trarne profitto e vantaggio. A fronte di questa prospettiva, risparmiare qualche euro sul mancato acquisto del libro e qualche ora sulla sua lettura è non solo sciagurato ma addirittura criminale.
Roberto Pesce
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