Parlare di crisi del dialogo nella famiglia contemporanea è un modo per portare l'attenzione dei lettori e dei genitori, sull'importanza di aprirsi al dialogo, cercare il confronto con i propri figli, rispettare i giovani in quanto persone che si avviano all'età adulta avendo però già idee proprie e valori condivisi con altri giovani, e per queste ragioni essi cercano adulti che li trattino dando loro considerazione, rispetto delle idee della cultura giovanile, disponibilità all'ascolto e al confronto.
Questa mancanza di dialogo e di confronto intergenerazionale nell'ambiente familiare, si ripercuote nell'ambito sociale sotto l'effetto del disagio giovanile.
La scuola oggi vive l'effetto di questa crisi del dialogo tra giovani ed adulti, conosciuto come "disagio scolastico".
Il disagio scolastico è definito come un fenomeno complesso legato alla scuola, come luogo di insorgenza e di mantenimento, ma esistono anche altre variabili personali e sociali, di cui fanno parte le caratteristiche psicologiche e caratteriali da un lato e sia il contesto familiare che quello culturale dall'altro.
Questo fenomeno viene determinato dall'interazione tra più fattori, che riguardano sia la sfera individuale che quella ambientale, e si esprime in una grande varietà di situazioni problematiche che hanno sullo studente conseguenze quali il rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola da parte dei giovani.
I problemi che possono presentarsi a livello della scuola sono di tipo diverso e presentano diversi livelli di gravità. Capita spesso di osservare come essi non sono la conseguenza di una specifica causa, ma sono dovuti al concorso di molti fattori che riguardano sia lo studente, che il contesto sociale, culturale, familiare e scolastico in cui egli viene a trovarsi.
Il disagio scolastico altro non è un aspetto del disagio giovanile, che può manifestarsi con varie modalità, tra cui comportamenti di disturbo in classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, di attenzione, difficoltà di inserimento nel gruppo, scarsa motivazione, basso rendimento, abbandono, dispersione scolastica.
Come detto fin'ora, sono coinvolte variabili personali legate all'autostima, all'autoefficacia, alle componenti cognitive, ecc.; e variabili contestuali e relazionali legate all'ambiente di vita, all'ambiente scolastico, al rapporto tra alunno e insegnante, tra la famiglia e l'insegnante.
A seconda del grado di coinvolgimento del giovane alunno possiamo parlare di disagio ad origine interna al soggetto, oppure di disagio ad origine esterna al soggetto.
In qualità di Educatore professionale e Formatore nelle organizzazioni sociali complesse, ho potuto osservare questo fenomeno che mette in relazione la mancanza di dialogo tra giovani ed adulti e il disagio giovanile. Di questo tema parlo nei miei due saggi che potete scaricare e leggere in formato e-book ai seguenti link:
- Conflitto tra genitori e figli, la crisi del dialogo nella famiglia contemporanea;
- Crisi del dialogo in famiglia e disagio giovanile.