La crisi del dialogo tra genitori e figli, e la riforma della scuola

Da Angelo84

Nel mio saggio "Conflitto tra genitori e figli, La crisi del dialogo nella famiglia contemporanea", scrivo della crisi del dialogo tra genitori e figli. Una crisi che vive la famiglia nell'età moderna e sempre di più in quella contemporanea, e che ha bisogno di una formazione nuova, a livello pedagogico, per i genitori. La famiglia è una cellula della società, che inserita in una determinata epoca storica che non possiamo definire in base a propri caratteri, ma solo mettendola in relazione a quella moderna che l’ha preceduta, di cui essa sviluppa ed enfatizza, oppure capovolge e rinnega, le caratteristiche. L’età moderna, paradossalmente, pur essendo portatrice di contraddizioni  quali: il ruolo subordinato della donna (all'interno della famiglia e della società), oppure il lungo permanere della schiavitù, è stata comunque un’età che ha potuto fare riferimento a un orizzonte di valori ampiamente condivisi, da cui le scelte dei singoli venivano legittimate o sanzionate. Questa visione in fondo unitaria dell’immagine della società, manca nell’età postmoderna, la quale è caratterizzata dalla frammentazione, dalla complessità e dalla prevalenza dell’individualismo. Oggi il desiderio di autorealizzazione conta più del bene comune; i legami tradizionali si allentano; tutto si fa più precario e incerto.In questa realtà sociale è inserita anche la scuola. Troppo spesso, quando si parla della scuola e dei suoi problemi, non si pensa che essa è inserita in una società in rapida trasformazione, di cui essa è in larga misura lo specchio. Quando parliamo della crisi del sistema scolastico, esso non è altro che il riflesso di quella crisi che, a vari livelli, coinvolge tutti noi. Questo serve per spiegare perché essa non dipende solo da un ipotetico cattivo funzionamento dell’istituzione, come spesso siamo portati a pensare. Infatti, anche in quei Paesi in cui la scuola svolge al meglio i propri compiti, ci si chiede se essa non si basi su un modello superato, soprattutto visto l’impetuoso affacciarsi dei nuovi mezzi di comunicazione, che hanno già di fatto profondamente modificato il modo stesso di trasmettere la conoscenza. La conoscenza viene, tradizionalmente, frazionata in discipline. La scuola ci propone di separare ciò che in realtà è legato, di scomporre e non di comporre, di eliminare tutto quello che può creare disordine e contraddizione nel nostro intelletto.Invece, la scuola, deve dare una proposta alla sfida della globalità pensando ai problemi nel loro insieme, legando i diversi saperi gli uni agli altri. Nella scuola bisogna parlare di “organizzazione del sapere”. 

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