Berlusconi, al solito, se la rigira come gli pare. Fini si organizza, che quell’otto per cento, da solo, non gli basta. Casini confida nella profezia che si autorealizza, mentre Rutelli si appella al senso di responsabilità per sopravvivere. Nel Pd è poco chiaro cosa vogliono. Veltroni, che nel 2008 si affrettò a lasciare il Campidoglio, tergiversa e Franceschini propone un’ammucchiata. Di Pietro, infine, è Di Pietro. Gli altri non pervenuti. E buona domenica.
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